Punture d’insetto: come prevenirle e curarle
Benessere

Punture d’insetto: come prevenirle e curarle

Contro le punture di insetto, è importante conoscere come prevenirle e quali rimedi adottare a seconda del tipo di insetto.

In particolare durante la stagione estiva, quando si trascorrono più ore all’aperto, è facile andare incontro alle punture di insetto

Può trattarsi di zanzare, che sono attive soprattutto nelle ore serali, ma anche di vespe o calabroni, attratti spesso dal cibo e capaci di inferire punture dolorose che possono richiedere specifici trattamenti. 

In questo articolo ci soffermeremo, in particolare, sui metodi principali per evitare le punture di insetto e, nel caso in cui si venga colpiti, sui rimedi da applicare a seconda del tipo di insetto.  

Come prevenire le punture di insetto

Per evitare il fastidio dato dalle punture di insetto, che nelle persone più sensibili possono trasformarsi in vere e proprie reazioni allergiche, è importante mettere in atto una serie di comportamenti per cercare di ridurre il più possibile il rischio di essere punti. 

Queste indicazioni sono valide soprattutto in estate, periodo di massima riproduzione degli insetti e stagione dell’anno in cui è più facile trovarsi in luoghi aperti indossando abiti che lasciano scoperte varie zone del corpo.  

Le accortezze per prevenire questi fastidiosi morsi cambiano in base al tipo di insetto, ma ci sono dei comportamenti utili in tutti i casi. 

Innanzitutto, è una buona abitudine applicare dei repellenti sulla pelle e indossare pantaloni lunghi e maglie a manica lunga negli orari in cui gli insetti sono più attivi – in particolare all’ora del tramonto o in prossimità di zone d’acqua a forte umidità, come stagni e paludi.  

Per la stessa ragione, è bene evitare di camminare a piedi nudi all’aperto, evitando anche l’utilizzo di profumi o creme molto profumate, che potrebbero attrarre gli insetti. 

Per prevenire le punture in presenza di api, vespe o calabroni, è fondamentale non tentare di scacciarli agitando le braccia o addirittura di schiacciarli, perché potrebbero infastidirsi e diventare più aggressivi. 

Qualora si ravvisi un nido di questi insetti nei pressi della propria abitazione, è fondamentale contattare un professionista perché lo rimuova, evitando in ogni modo di agire in autonomia.  

Ancora, in occasione di pranzi o cene in giardino è importante coprire il cibo, che altrimenti rischia di attirare le vespe, e prestare attenzione a quelle aree che potrebbero attrarre gruppi di insetti come le piante fiorite, la spazzatura, gli alberi da frutta, le cataste di legna o aree di acqua stagnante.  

È, infine, molto utile dotare le finestre della propria abitazione di zanzariere, che limitano fortemente l’accesso di insetti all’interno della casa.  

Quali rimedi esistono per le punture di insetto?

I rimedi ad una puntura variano in base al tipo di insetto, perciò è molto importante cercare di individuare velocemente da quale tipo di insetto si sia stati morsi. 

In linea generale, in alcuni casi (come per le zanzare) è utile applicare una lozione per alleviare il disagio dato dalla puntura.  

Nei casi invece di vespe, calabroni e api è necessario agire velocemente disinfettando la zona con acqua ossigenata, applicando un impacco freddo e poi una crema al cortisone. 

Successivamente, è bene monitorare un’eventuale reazione: le reazioni al veleno inoculato dagli insetti si manifestano entro pochi minuti, ma se i sintomi persistono o peggiorano nelle ore successive è necessario contattare un medico (massima accortezza poi è richiesta nei casi in cui si siano subiti più morsi). 

Le persone allergiche invece dovranno assumere subito un antistaminico e, se colpite in zone particolarmente sensibili come gli occhi o la bocca, o se rilevano più morsi, dovranno preferibilmente recarsi al Pronto Soccorso. 

In presenza di vescicole o bolle bisogna evitare di scoppiarle per evitare infezioni, coprendo piuttosto la parte con un cerotto. 

Vediamo, nel dettaglio, come comportarsi in caso di puntura di alcuni tra i principali insetti. 

Api 

La puntura di un insetto come l’ape può sviluppare reazioni non allergiche (gonfiore e intenso bruciore) oppure allergiche (il gonfiore e il dolore interessano una zona più ampia e sono accompagnate da problemi respiratori, dolori al petto, abbassamento della pressione). 

La prima cosa da fare nel caso si sia punti da un’ape è quella di estrarre il più velocemente possibile il pungiglione dalla pelle; ci si può aiutare con una lama smussata o, ad esempio, con una tessera elettronica come il bancomat.  

Una volta estratto il pungiglione, si possono fare degli impacchi con acqua fredda ed eventualmente applicare creme con il cortisone.  

Vespe e calabroni 

Si tratta di alcune tra le punture d’insetto più dolorose e pericolose: entrambi infatti non lasciano il pungiglione nella pelle e dunque possono pungere più volte

La puntura di vespa rilascia un veleno contenente sostanze tossiche che, nel giro di pochi minuti, provocano gonfiore e dolore nella parte interessata; i soggetti più sensibili possono andare incontro a reazioni più gravi con un edema doloroso che può superare i 10 cm di diametro e durare anche più di 48 ore.  

Stesse reazioni possono essere generate da punture multiple.  

Particolare attenzione devono ovviamente porre coloro che hanno una nota allergia al veleno di vespa, che dovranno cercare urgentemente un aiuto medico.  

In linea generale, una volta punti da una vespa o da un calabrone sarà necessario lavare la zona con acqua corrente, disinfettarla, alleviare il dolore con del ghiaccio e se possibile applicare una crema antistaminica o cortisonica.  

Zanzare e pappataci 

Le punture di zanzara sono solitamente innocue e si risolvono spontaneamente nel giro di qualche ora. 

I pappataci, erroneamente confusi con le zanzare, sono attivi solo in orario crepuscolare e notturno; provocano ponfi piuttosto grandi e pruriginosi, spesso con estesi arrossamenti, in particolare nelle zone basse del corpo.  

In entrambi i casi per alleviare il prurito si può ricorrere a rimedi fitoterapici (come l’aloe o la calendula) o, nel caso di ponfi più estesi, utilizzare lozioni antistaminiche.  

Pulci e zecche  

Le pulci, che sono veicolate soprattutto dagli animali domestici, si caratterizzano per punture pruriginose e a grappolo (o in linea di tre o quattro); in alcuni casi possono dare eruzioni cutanee rosse, che non devono essere grattate per evitare infezioni secondarie.  

Le punture di pulce vanno trattate come nel caso delle zanzare.  

Le zecche, invece, non sono insetti bensì artropodi compresi nella classe degli aracnidi; tuttavia ne parliamo perché è possibile essere morsi da una zecca durante una passeggiata in campagna o in un bosco.   

Le zecche si insinuano sotto la pelle e da lì succhiano il sangue della vittima, provocando una papula con al centro un puntino rosso 

Si tratta solitamente di morsi indolori, perciò è probabile accorgersi di essere stati punti solo ritrovandosi l’animale addosso; le zone preferite sono quelle più calde come il collo, le ascelle o l’inguine

Una volta individuata, la zecca deve essere rimossa rapidamente, dal momento che durante il morso emette un veleno che, nei casi più gravi, può generare delle infezioni (come la Malattia di Lyme o l’encefalite della zecca). 

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Fonti

https://www.pazienti.it/news-di-salute/punture-di-insetti-come-riconoscerle-10012024 

https://www.humanitas.it/enciclopedia/primo-soccorso/puntura-di-insetto/

Pazienti.it
Scritto da:Pazienti.it

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