Come districarsi in un mondo di tassi d’interesse bassi
Il nostro ormai è un mondo (finanziario) caratterizzato da tassi stabilmente negativi, dove quindi è fondamentale trovare un equilibrio tra rischio e sicurezza al fine di gestire i propri risparmi al meglio. Se le principali obbligazioni sovrane in passato potevano garantire un rendimento soddisfacente, oggi le condizioni del mercato richiedono una maggiore attenzione negli investimenti e un’accurata definizione della propria propensione al rischio.
Come si è arrivati fino a qui
Durante la crisi finanziaria iniziata nel 2008, le principali Banche Centrali, nel tentativo di evitare una nuova depressione, hanno adottato politiche espansive riducendo i tassi di interesse e stampando moneta per l’acquisto di bond. A Settembre la Bank of Japan ha dichiarato che continuerà ad acquistare bond al ritmo di 800 miliardi di dollari all’anno al fine di raggiungere il target di un’inflazione superiore al 2%. La Federal Reserve e l’European Central Bank hanno confermato il mantenimento dei tassi ai livelli attuali e la Bank of England ha tagliato il tasso di interesse allo 0,25%, il più basso nei suoi 300 anni di storia. Infine, alcune Banche Centrali come BoJ e l’ECB hanno deciso di far pagare alle banche commerciali, tramite un tasso di interesse negativo, il mantenimento di riserve di liquidità.
Maggiori costi, tassi negativi, banche centrali
L’attuale situazione ha comportato tre effetti principali: maggiore costo sui risparmi, debito di alcuni Paesi venduto a tassi negativi e aumento dell’importanza delle Banche Centrali nell’allocazione del capitale. Inoltre si sono diffusi i bond a rendimenti effettivi negativi che contano un terzo del valore globale in obbligazioni sovrane e societarie, con un controvalore di 13.700 miliardi di Euro. Le ragioni per investire in rendimenti negativi possono essere diverse, fra queste l’accettazione di una perdita a fronte di una sicurezza nel recupero del capitale o la presenza di tassi negativi comunque inferiori a quelli che si pagherebbero sulla liquidità depositata in banca. A titolo di esempio, per avere rendimenti positivi investendo in titoli elvetici bisogna attendere 50 anni, per quelli giapponesi 20 anni, per quelli tedeschi e italiani rispettivamente 8 e 4 anni. Anche gruppi privati come Henkel e Sanofi hanno emesso bond in euro con rendimenti negativi.
Quali soluzioni?
In un contesto in cui esistono costi elevati per la liquidità nei depositi bancari e bassi tassi di interesse, è fondamentale capire quali strumenti adottare per la gestione dei propri risparmi, in base al rischio che si vuole sostenere. Compagnie assicurative come AXA danno la possibilità di gestire il proprio patrimonio e ottenere rendimenti positivi per il capitale investito. Nel caso si volesse affrontare un rischio contenuto, il prodotto AXA Doppio Progetto permette di investire il proprio patrimonio per l’80% nelle gestioni separate e per il 20% nel DM Global Income. Il piano è adatto agli investitori che cercano un reddito periodico e che hanno l’obiettivo di preservare il capitale nel medio/lungo periodo, inoltre offre una garanzia complementare a premio unico – Totale Caso Morte – con un capitale assicurato pari al 50% del premio versato per una protezione più completa.
In conclusione, è importante comprendere bene le proprie necessità di protezione al fine di trovare il giusto connubio tra profittabilità del patrimonio e sicurezza dell’investimento.