Nella sfortunata eventualità di trovarsi coinvolti in un incidente stradale la cosa più importante, anche se in certe circostanze può risultare difficile, è mantenere la calma. Nei casi più gravi è fondamentale per poter chiamare i soccorsi ed essere d’aiuto, mentre nei piccoli incidenti e tamponamenti è bene rimanere lucidi per non compilare il Modulo di Constatazione Amichevole in modo scorretto o firmarlo se non si è d’accordo nella ricostruzione di quanto è accaduto.
Qualche consiglio su quello che è meglio fare:
- Per prima cosa bisogna posizionare il segnale d’emergenza (il triangolo) per avvisare dell’incidente gli altri eventuali automobilisti che percorrono la stessa strada e indossare il giubbotto con i catarifrangenti
- Se necessario chiamare il 113, che provvederà anche a mandare altri mezzi di soccorso, se servono. Nella telefonata è importante specificare bene il luogo dell’incidente e, se ci sono, il numero e le condizioni apparenti dei feriti.
- Non bisogna in nessun caso spostare i mezzi coinvolti. Anche i feriti non vanno tendenzialmente toccati, a meno che non si abbia la preparazione medica per farlo. Unica eccezione se si tratta di un piccolo incidente non grave su strade molto trafficate, occorre rimuovere l’auto per non ostruire il flusso, non farlo può comportare una multa che va dai 38 ai 155€.
- Se ci sono testimoni è bene individuarli e raccogliere le loro generalità che serviranno anche per ricontattarli in seguito. Nel caso in cui il mezzo che ha causato l’incidente si dia alla fuga, bisogna tentare di appuntarsi il numero di targa e ricordare caratteristiche (sesso, età, ecc…) dei suoi occupanti che potrebbero essere utili al riconoscimento del veicolo.
- Le autorità provvederanno poi ai soccorsi e al recupero dei veicoli coinvolti: se nell’incidente ci sono delle vittime, i veicoli coinvolti vengono sempre sequestrati per fare i rilievi necessari all’azione penale, che scatta d’ufficio in incidenti con decesso.
Per quanto riguarda le pratiche che coinvolgono le compagnie di assicurazioni:
- Se si sono verificati danni solo ai mezzi e non alle persone, dopo l’incidente, quando c’è accordo fra le parti, si può compilare il Modulo di Constatazione Amichevole, congiuntamente al guidatore dell’altro veicolo coinvolto. Pur non essendo più necessario per ottenere il risarcimento diretto, ne accelera sensibilmente i tempi.
- È estremamente importante comunicare l’incidente alla propria compagnia assicurativa. Bisogna farlo in ogni caso, sia che si abbiano responsabilità, sia che si ritenga di non averne alcuna. È una procedura cautelativa che va effettuata: senza questa segnalazione infatti la compagnia ha il diritto di rifiutare il risarcimento.
- Il danneggiato che ha subito lesioni fisiche, invece, ha 3 mesi di tempo per presentare querela contro il responsabile. La querela può essere fatta anche contro ignoti, se non si conoscono i diretti responsabili. In questo caso, è il Fondo vittime della strada a provvedere all’eventuale risarcimento.
- Se non si dispone del modulo per la constatazione amichevole, bisogna comunque raccogliere i dati che servono alla compagnia di assicurazione per liquidare il danno, che sono innanzitutto quelli che riguardano l’incidente: data, ora e luogo. Poi le generalità relative all’altro veicolo coinvolto: modello e targa, ma anche nome, indirizzo e numero di telefono del conducente, nonché le generalità del proprietario, nonché gli estremi della polizza assicurativa.
- Bisogna poi descrivere lo svolgimento dell’incidente, con il maggior numero possibile di dettagli e anche indicare eventuali feriti e testimoni.
Nella maggioranza dei casi, tutte le persone coinvolte in un incidente si fermano per scambiare gli estremi, compilare la constatazione amichevole o, in mancanza di accordo, attendere l’intervento delle forze dell’ordine. Può però verificarsi la sgradevole evenienza nella quale il conducente dell’altro veicolo coinvolto scappi senza fermarsi. Cosa fare in questo caso?
- Come detto in precedenza la prima cosa da fare è di annotare il numero di targa e quanti più dettagli possibile dell’auto.
- Non correre rischi per sé o per gli altri nel tentativo di fermare il fuggitivo. Per evitare un danno economico – magari di poco conto – rischiamo conseguenze molto più serie.
- Cercare immediatamente testimoni dell’accaduto e registrare i loro nomi e recapiti.
- Avvisare le polizia dell’accaduto.
A garanzia di chi abbia subito un danno per mano di un conducente non identificato (oppure non assicurato) interviene il Fondo di Garanzia per le vittime della strada, un ente pubblico nato nel 1969 e che oggi opera sotto la vigilanza del Ministero delle Attività Produttive. Attenzione però: se il conducente dell’altro veicolo non viene identificato il Fondo risarcirà solo i danni alle persone e non alle cose, come l’automobile. La richiesta di risarcimento deve essere inviata alla Compagnia Assicuratrice designata a gestire la procedura nella regione in cui è avvenuto il sinistro.
La richiesta deve contendere le seguenti informazioni:
- Dati del conducente
- Data, luogo e ora del sinistro
- Dinamica accurata dei fatti
- Ogni dato disponibile sui veicoli coinvolti (targa, modello, colore, segni particolari ecc.)
- Estremi di eventuali testimoni
- Estremi del personale di pubblica sicurezza eventualmente intervenuto
- La compagnia assicurativa del richiedente
- Entità dei danni al veicolo con preventivo o fattura per le riparazioni
- Giorni e orari preferiti per perizia meccanica
- Entità dei danni alle persone con perizia del medico legale
Entro 60 giorni dal ricevimento, la compagnia assicurativa ha l’obbligo di formulare una proposta di risarcimento oppure di illustrare i motivi per i quali non ritiene di dover procedere ad alcun risarcimento.