La gestione separata è molto presente nell’offerta di prodotti da parte delle compagnie di assicurazione, in particolare per quanto riguarda le polizze vita e i comparti garantiti dei piani individuali pensionistici (PIP), una forma di fondo pensione che può essere proposta esclusivamente in ambito assicurativo.
La gestione separata è di fatto un fondo distinto e, appunto, separato, dal patrimonio della compagnia assicuratrice. Ciò comporta una maggiore sicurezza sulle risorse investite, che non possono essere aggredite dai creditori della compagnia in caso di crisi finanziaria o fallimento dell’ente emittente.
Il “costo storico”
Le gestioni separate hanno normalmente una valorizzazione degli investimenti a costo storico. Per semplificare, “costo storico” significa che i titoli in portafoglio mantengono nel tempo il valore che avevano al momento dell’acquisto. Solo quando avviene l’effettiva vendita il valore viene aggiornato. Al contrario, negli investimenti puramente finanziari i titoli vengono valorizzati al valore di mercato (mark-to-market), ossia il valore viene aggiornato di continuo per rispecchiare quanto si potrebbe avere se venissero venduti.
L’approccio contabile del costo storico implica che il valore degli investimenti rimane invariato nel tempo, fermo al prezzo di acquisto, senza seguire le fluttuazioni di mercato. Tale metodologia offre notevoli vantaggi, tra cui una maggiore stabilità del valore delle risorse investite e la capacità di preservare i rendimenti futuri da eccessive volatilità, facilitando l’offerta di garanzie agli investitori.
Tuttavia, la maggiore stabilità potrebbe non rappresentare il reale valore di mercato degli investimenti, potenzialmente esponendo gli investitori a rischi non immediatamente evidenti. Per esempio, in un contesto di marcato declino dei valori di mercato, gli investimenti valutati a costo storico potrebbero essere sopravvalutati rispetto al loro valore reale, creando una percezione errata della sicurezza e della solidità dell’investimento.
Per questo motivo una gestione separata richiede spesso dei limiti temporali per il disinvestimento, evitando così uscite non programmate e potenzialmente non convenienti.
Si consideri inoltre che la necessità di essere conformi a una normativa molto stringente, le particolari competenze richieste nella gestione del rischio e delle garanzie offerte, potrebbero richiedere costi più elevati rispetto a una normale gestione finanziaria.
In conclusione, la gestione separata offre il suo meglio per quegli investitori che necessitano di maggiore sicurezza e stabilità per gli investimenti a lungo termine e sono particolarmente avversi al rischio.
Il Gruppo AXA Italia non risponde dei contenuti degli articoli pubblicati