È arrivata l’estate, è tempo di vacanze e per fortuna sempre più italiani scelgono di sportarsi in compagnia del proprio amico a quattrozampe. Ecco un vademecum per organizzarsi al meglio.
Prima di partire
Dal veterinario
La prima cosa da fare quando si progetta un viaggio con un animale al seguito è una visita dal veterinario per controllare il suo stato di salute e per fare tutte le vaccinazioni necessarie per il viaggio. Entro i confini italiani, vige la normativa generale per i possessori di animali domestici che, dal 2005, obbliga il proprietario di un cane a “identificarlo con microchip e iscriverlo all’anagrafe canina”. Ricordatevi quindi di avere sempre con voi il libretto sanitario dell’animale domestico sul quale deve esserci l’indicazione del numero identificativo del microchip e l’elenco delle vaccinazioni previste dalla normativa italiana – parvovirosi, cimurro, epatite, leptospirosi. Chi vuole portare con sé il proprio cane nei Paesi UE deve essere munito anche del Passaporto per animali che viene rilasciato dai servizi veterinari dell’Azienda sanitaria locale su richiesta del proprietario e che prevede l’obbligo della vaccinazione antirabbica da rinnovarsi con ogni richiamo annuale del vaccino. Per portare un animale al di fuori dei Paesi UE, invece, è consigliabile rivolgersi direttamente ai Consolati o Ambasciate di destinazione.
La valigia
Anche fido ha bisogno della sua valigia nella quale, oltre al già citato libretto sanitario del cane, andranno messe le sue ciotole, meglio se pieghevoli in modo da poterle portare facilmente con voi, la sua coperta preferita, giochi e palline. Inoltre, anche se il tatuaggio o il microchip permettono di risalire al proprietario, per rendere più facile il ritrovamento in caso di fughe o smarrimenti, aggiungete una semplice etichetta sul collare, con il nome del cane e un vostro recapito nella località di villeggiatura. In valigia, poi non possono mai mancare scorte del suo cibo preferito e il kit del pronto soccorso con disinfettante, garze, cerotti per animali e una pinzetta per asportare corpi estranei da zampe e pelo.
In viaggio
La scelta del mezzo su cui viaggiare è una delle più importanti quando si organizza una vacanza con il proprio amico a quattro zampe. In Italia, i cani possono viaggiare praticamente senza limitazioni ovunque ma cambiano le condizioni e soprattutto i comfort.
Sui mezzi pubblici
Il mezzo pubblico non può vietare il trasporto dell’animale, salva richiesta di pagamento del prezzo del biglietto e l’uso di museruola e guinzaglio, per i cani di media e grossa taglia, e del trasportino, per quelli di piccola taglia. Discorso a parte per il servizio taxi che deve essere avvertito per tempo della presenza di un animale in modo da scegliere la vettura che consenta di viaggiare in sicurezza e comodità.
In automobile
Abbiamo già dedicato un articolo al trasporto dei cani in automobile . Per rendere il viaggio in auto meno stressante e più confortevole, ricordatevi che il cane non deve essere lasciato incustodito in macchina, tanto in estate quanto in inverno e che, durante il viaggio, deve poter bere e passeggiare. Discorso a parte per il cibo: per evitare che il nostro cane soffra il mal di auto, è bene che venga tenuto a digiuno dalle 2 alle 4 ore prima della partenza e durante il tragitto. Altro aspetto da non trascurare è quello della temperatura, che non deve mai salire troppo. Per raffreddare l’abitacolo, meglio aprire i finestrini piuttosto che all’aria condizionata, che può essere dannosa. Infine, ricordatevi di fare ameno una sosta ogni due ore per permettere al vostro amico di sgranchire le zampe, fare i bisogni, bere un po’ di acqua.
In treno
In Italia le compagnie ferroviarie consentono il trasporto di cani di qualsiasi taglia. La differenza è nei costi. In generale, in Italia i cani di taglia piccola possono viaggiare gratuitamente dentro a un trasportino che non ecceda le dimensioni di 70x30x50 cm e che va tenuto sulle gambe. I cani di taglia media pagano un biglietto ridotto, pari al 50% del biglietto del padrone, e devono stare vicino al proprietario, al guinzaglio; quelli di taglia grande devono avere anche la museruola. Non esistono divieti a portare i cani in cuccetta o nel vagone letto, a patto di aver riservato tutto l’intero scompartimento. Visto che il treno, a differenza dell’auto, non fa soste, è bene munirsi di panno igienico e scorta di acqua e cibo per rendere il viaggio più confortevole.
In nave
In generale tutti i cani possono viaggiare in nave o traghetto. Se però non sono di piccola taglia e quindi non stanno dentro al loro trasportino, il regolamento di navigazione può prevedere la loro collocazione in stiva o nel canile di bordo: in questi casi è solitamente disponibile anche una zona all’aperto per una breve passeggiata e per i bisogni del cane e, soprattutto, per le visite del padrone.
In aereo
Stesso discorso per l’aereo. I cani di taglia media o grande viaggiano in stiva dentro gabbie omologate. Pur essendo pressurizzata, la stiva non è il luogo migliore per passare diverse ore: è molto rumorosa e piena di cose che spaventano terribilmente il cane, creandogli grande stress e, a differenza della stiva della nave, non c’è neanche la possibilità di visita del padrone. Se proprio non si può evitare l’aereo, può essere utile interpellare il veterinario di fiducia che valuterà l’opportunità di somministrargli un tranquillante prima del volo. Discorso a parte per i cani di piccola taglia che possono volare in cabina, insieme al proprietario, ma solo nell’apposito trasportino omologato IATA, l’ente internazionale che stabilisce le norme per il trasporto aereo.
In vacanza
In albergo
Alberghi, campeggi, appartamenti o case vacanze possono legittimamente rifiutare l’ospitalità agli animali domestici. È un diritto insindacabile dell’esercente e per questo, è bene verificare la presenza della clausola “Animali ammessi” prima di scegliere qualsiasi struttura ricettiva. Al momento della prenotazione, è sempre meglio ricordare la presenza del cane, specificando anche la taglia. Probabilmente vi verrà chiesto un piccolo supplemento. Ricordatevi comunque che l’accesso non è consentito in sala da pranzo e in altre aree comuni e che, piccolo o grande che sia il vostro cane, non potete lasciarlo a lungo da solo in camera per non arrecare disturbo agli altri ospiti, che potrebbero essere infastiditi dai lamenti, e al personale di servizio, che si potrebbe trovare in difficoltà, per esempio, a rassettare la stanza. Non tutti gli hotel, però, sono uguali. Ci sono quelli che semplicemente “accettano i cani” e quelli davvero dog friendly, cioè che hanno spazi e attività dedicate ai quattro zampe come aree agility, servizi di dog sitting, ciotole e cucce già predisposte nelle camere, addirittura ristornati con menù pensati appositamente per i cani.
In spiaggia
Purtroppo in Italia non c’è una regolamentazione unitaria che disciplini l’accesso dei cani alle spiagge. Molto è lasciato alle ordinanze regionali e comunali. Generalmente nelle spiagge libere l’accesso è sempre consentito. Per i tratti di spiaggia dati in concessione, invece, le regole sono diverse. Il titolare dello stabilimento può chiedere e ottenere facilmente il divieto di accesso per i cani. Per fortuna, però, anche in riva al mare, come negli alberghi, si moltiplicano le strutture dog friendly. Le spiagge per cani sono ormai una realtà, attrezzate con percorsi agility, spazi gioco all’aperto, aree ristoro e con la presenza di educatori, veterinari ed esperti. Una volta individuata la soluzione che fa per voi, ricordatevi che i cani, in spiaggia, soffrono il caldo. Prevedete un riparo all’ombra e tanta acqua a disposizione. In generale mattino e sera sono i momenti migliori per portare il vostro amico a quattro zampe in spiaggia. Infine, ricordatevi che le passeggiate lungomare sono consentite, purché gli animali siano al guinzaglio mentre il bagno, invece, spesso è vietato.