Il riscatto della laurea è uno strumento oneroso che permette di far valere gli anni di studio universitari ai fini contributivi.
Si possono riscattare, però, solo gli anni previsti dalla durata legale del corso di studi (o una parte) e non gli eventuali anni fuori corso.
I percorsi universitari utili per il riscatto sono: le lauree triennali e specialistiche, le magistrali, i dottorati di ricerca, i diplomi di specializzazione, i diplomi di laurea e quelli rilasciati dagli Istituti di Alta Formazione Artistica e Musicale (AFAM).
Possono riscattare sia i lavoratori sia gli inoccupati.
Quanto costa il riscatto della laurea?
Esistono due tipologie di riscatto che hanno costi differenti:
- riscatto ordinario, il costo dipende dal periodo da riscattare:
- se antecedente il 1° gennaio 1996, la somma da pagare dipende dall’età, dal periodo da riscattare, dal sesso, dall’anzianità contributiva totale e dalle retribuzioni degli ultimi anni
- se successivo al 1° gennaio 1996, il costo è legato alla retribuzione degli ultimi 12 mesi lavorati (RAL degli ultimi 12 mesi moltiplicata per l’aliquota di contribuzione in vigore alla data di presentazione della domanda)
- riscatto agevolato, introdotto nel 2019, permette di riscattare gli anni di laurea ad un costo fisso di 5.742 euro per ogni anno (il costo è determinato dal minimale degli artigiani e commercianti nell’anno di presentazione della domanda e dall’aliquota di computo delle prestazioni pensionistiche del Fondo Pensioni Lavoratori Dipendenti). Questo tipo di riscatto è meno dispendioso, ma comporta un incremento più contenuto della pensione futura.
Il riscatto agevolato riguarda gli iscritti, autonomi o dipendenti Inps, ma non i liberi professionisti iscritti alle casse di previdenza, ed è possibile solo per anni di studio dal 1996 in poi, soggetti al metodo di calcolo contributivo, entrato in vigore, appunto, dal 1° gennaio 1996.
Si può scegliere di riscattare in maniera agevolata anche gli anni di studio antecedenti il 1996, ma solo se si sceglie di farsi liquidare tutta la pensione futura con il metodo contributivo (accettando quindi una penalizzazione).
APPROFONDIMENTO
Come viene calcolata la pensione? | |
per chi ha iniziato a versare contributi dopo il 1°gennaio 1996 | metodo contributivo |
per chi al 1° gennaio 1996 aveva versato contributi da meno di 18 anni | metodo misto: retributivo per il periodo che va dalla data di assunzione fino 31 dicembre 1995 e metodo contributivo per i periodi successivi al 1° gennaio 1996 |
per chi al 1° gennaio 1996 aveva già 18 o più anni di contributi versati | metodo retributivo fino all’entrata in vigore della Riforma Monti-Fornero, che prevede l’estensione pro-rata del metodo contributivo a partire dal 1° gennaio 2012 |
Come pagare il riscatto della laurea?
Le somme per il riscatto possono essere versate tutte insieme oppure rateizzate, senza interessi, fino ad un massimo di 120 rate.
Il riscatto è interamente deducibile dall’imponibile Irpef e i genitori che riscattano per i figli inoccupati possono detrarre il 19% dalla propria imposta lorda. Sono deducibili anche gli oneri per il riscatto di laurea di familiari a carico (diversi dai figli inoccupati di cui sopra).
Come fare domanda?
La domanda va presentata online attraverso il portale INPS, accedendo all’area riservata, tramite l’aiuto di un patronato oppure attraverso il contact center multicanale.
Il riscatto della laurea conviene?
Non esiste una risposta univoca a questa domanda, ma bisogna valutare caso per caso.
Il riscatto permette di aumentare i contributi versati e quindi la rata pensionistica, ma attenzione: ogni anno di riscatto consente di avere un anno in più di contributi, ma non implica automaticamente la possibilità di anticipare di un anno il momento della pensione.
Infatti, bisogna sempre tenere in considerazione le regole vigenti di accesso alla pensione e valutare se grazie agli anni riscattati sia possibile andare in pensione prima oppure no.
Il simulatore Inps
Sul sito Inps è presente un simulatore che permette, inserendo alcuni dati (anni da riscattare, contributi, retribuzione degli ultimi 12 mesi, sesso, età, tipologia di gestione Inps) di stimare il costo del riscatto ordinario, così da confrontarlo con quello agevolato, l’importo della rata stimata e la presunta data di decorrenza della pensione futura.
Per approfondire, visita il sito Inps
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