Scegliere di aderire ad un fondo pensione consente di costruirsi una pensione complementare che affiancherà quella erogata dal sistema pubblico.
Vantaggi fiscali dell’adesione ad un fondo pensione
L’adesione alla previdenza complementare consente di godere di vantaggi di natura fiscale.
I contributi versati ad un fondo pensione, infatti, sono deducibili dal reddito complessivo fino ad un massimo annuo di 5.164,57 euro.
Si possono dedurre dal reddito annuo sia contributi versati dall’iscritto (direttamente o tramite il datore di lavoro) sia, in caso di fondi negoziali o fondi aperti ad adesione collettiva, quelli del datore di lavoro.
L’eventuale versamento del Tfr, che nel caso di adesione a fondi negoziali è obbligatorio, non è invece deducile.
Deducibilità dei contributi
Gli iscritti a un fondo pensione negoziale o chiuso, cioè legato ad un determinato CCNL, versano i contributi al fondo pensione tramite il datore di lavoro, che li trattiene in busta paga. Questi iscritti devono solo verificare che negli spazi del 730 dedicati alla previdenza complementare sia riportata la stessa cifra indicata nella Certificazione Unica rilasciata dal proprio datore di lavoro.
Gli iscritti ai fondi pensione aperti o ai PIP, invece, poiché versano in modo diretto al fondo, per poter godere della deducibilità devono compilare la parte della dichiarazione dei redditi dedicata alla previdenza complementare.
Un’occasione in più: l’extra-deducibilità
Per i lavoratori iscritti ad un fondo pensione, che hanno iniziato a lavorare e a versare i contributi previdenziali pubblici (presso l’Inps o altro ente di previdenza obbligatoria) dopo il 1° gennaio 2007, è prevista una soglia maggiore di deducibilità.
Se questi iscritti nei primi cinque anni di adesione ad un fondo complementare hanno versato meno di 5.164,57 euro, dal sesto anno di iscrizione e per i venti anni successivi, potranno godere di un’extra deducibilità fino a 7.746,86 euro annui.
In particolare, potranno dedurre la cifra pari a 5.164,57 euro più la differenza tra 25.822,85 euro (5.164,57 euro moltiplicato per cinque) e i contributi versati nei primi cinque anni. La cifra che si andrà a sommare ai 5.164,57 euro non potrà comunque superare i 2.582,29 euro annui, così che il massimo annuo di extra-deducibilità non potrà essere più di 7.746,86 euro annui.
I contributi versati per un familiare a carico
Anche i contributi versati per un familiare fiscalmente a carico sono deducibili dal reddito dell’iscritto al fondo pensione fino ad un massimo di 5.164,57 euro. Questa soglia include sia i contributi che l’aderente versa per sé sia quelli a favore di un familiare a carico.
I vantaggi del far aderire un figlio fiscalmente a carico sono diversi. Prima di tutto, il fondo pensione è uno strumento di risparmio e più anni si è iscritti maggiori sono le somme accumulate.
In secondo luogo, aderire da giovani o giovanissimi permette di maturare un’anzianità contributiva utile a ridurre progressivamente l’aliquota con cui vengono tassate alcune prestazioni (è il caso delle anticipazioni per spese sanitarie e del riscatto per disoccupazione la cui aliquota del 15%, a partire dal 16esimo anno di iscrizione, si riduce ogni anno di 0,3% fino ad arrivare all’aliquota minima del 9%).
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