Smettere di fumare non è un’utopia. Ecco dieci consigli utili
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Smettere di fumare non è un’utopia. Ecco dieci consigli utili

Praticamente ogni fumatore che si rispetti ha almeno un nonno che ha campato fino a cent’anni fumando due pacchetti al giorno. “Ed erano le Nazionali senza filtro!”. I tabagisti più fortunati, poi, hanno anche un amico che aveva un conoscente che aveva almeno un cugino salutista e vegetariano  morto improvvisamente il mese scorso a soli 40 anni senza aver mai fumato una sigaretta in vita sua.

Al di là del fatalismo di facciata però, ogni fumatore sa, sotto sotto, che fumare fa molto male, costa un sacco di soldi e cancella altri piaceri della vita, come i sapori, gli odori e inseguire l’autobus senza stramazzare al suolo dopo tre metri.

La verità è che smettere è molto, molto difficile. Talmente difficile che secondo le statistiche, a livello mondiale, il 90% dei tentativi fai da te fallisce. Ecco comunque dieci consigli per chi decidesse di farsi furbo e provarci.

  1. Pianifica. Una volta uscito dal tunnel del fumo starai meglio, avrai più fiato, più soldi, una pelle migliore, la pressione più regolare e chi più ne ha più ne metta. I primi giorni però saranno pessimi e le prime 48 forse anche peggio. Tra i sintomi più ci sono mal di testa, capogiri, difficoltà a concentrarsi e perdita del senso del tempo e nervosismo accentuato. Insomma corri il rischio di essere una bomba a orologeria. Ecco perché ti conviene programmare l’ultima sigaretta tenendo conto degli impegni lavorativi e sociali.
  2. Cerca aiuto. Essere un vizioso può essere cool, essere un tossicodipendente è da poveri sfigati, di conseguenza si parla di vizio quando in realtà il tabagismo è una vera dipendenza alla nicotina, una sostanza che induce la produzione di dopamina  e adrenalina, due neurotrasmettitori associati al piacere, al benessere e all’euforia.  La cosa migliore per curarsi da questa dipendenza è quindi rivolgersi a uno specialista, evitando i “metodi miracolosi” come il fumo negli occhi.
    Il medico curante saprà indirizzarci a uno dei circa 400 Centri Antifumo di ospedali e Asl del nostro Paese. Con l’aiuto farmacologico e psicologico fornito da un centro specializzato le possibilità di successo salgono al 50%.shutterstock_425816872
  3. Non arrenderti al primo fallimento. Sei stato avvertito, se ti metti in testa che “domani smetto” hai ottime probabilità di ricominciare dopodomani. ma non disperare: puoi fare tesoro del primo fallimento per riprovarci ancora con i debiti aggiustamenti.
  4. Condividi la tua lotta. Rendi partecipi amici e parenti dell’obiettivo che ti sei proposto. Se ti vogliono davvero bene ti aiuteranno a superare i momenti difficili e a mantenere la barra diritta anche nella tempesta. Se invece dovessero reagire con pernacchie e anelli di fumo in faccia, mettila così: sei circondato da stronzi, ma hai una scusa per continuare a fumare.
  5. Affoga i dolori nell’acqua. La nicotina è idrosolubile, quindi bevendo almeno due litri d’acqua al giorno depuri più rapidamente l’organismo dalla sostanza che ti rende schiavo e riduci la sindrome da astinenza. Ogni volta che ti viene la voglia di fumare, beviti un bicchiere d’acqua e tieni duro: l’impellenza di solito passa nel giro di 5 minuti. E comunque alla toilette è vietato fumare.
  6. Evita le tentazioni. Hai cominciato a smettere, ora devi continuare a non ricominciare. Rileggila. Per facilitarti la vita devi fare in modo di pensare il meno possibile al tabacco. Superfluo dire che non devi comprare le sigarette, meno scontato evitare quelle azioni quotidiane legate indissolubilmente al fumo. Caffè subito dopo pranzo, pausa di riflessione serale sul balcone di casa, portare fuori il cane… All’inizio non è facile né comodo (nemmeno per il cane), ma che cosi ci vuoi fare, eri un fumatore abituale e devi per forza di cosa modificare le tue abitudini.
  7. Depura la casa. Per la stesse ragioni del punto precedente devi reinventare i tuoi spazi. In primis devono sparire accendini, fiammiferi, posacenere. Se il tuo salotto puzza di fumo come lo scompartimento di un treno turco  a lunga percorrenza, pulisci l’aria con un bel profumatore o qualche mazzo di fiori. Insomma devi dare al tuo cervello meno scuse possibili di pensare al tabacco.shutterstock_390338683
  8. Rito e ritrito. Parte della difficoltà nello smettere è data anche dalla ritualità del gesto. Adesso che non puoi più metterti in bocca una sigaretta, ti tocca trovare un sostituto. Il lecca lecca alla tenente Kojak potrebbe non essere la soluzione adatta, non foss’altro per motivi estetici. Una gomma da masticare senza zucchero dà meno nell’occhio, sedani e carote crude fanno pure bene.
  9. Vaporizza. Se passare direttamente dalla sigaretta al gambo di sedano è un passo troppo lungo, puoi provare la tappa intermedia della e-cigarette con una miscela a ridotta quantità di nicotina. L’Organizzazione Mondiale della Sanità conferma che le sigarette elettroniche sono meno dannose di quelle tradizionali, ma sottolinea come non possano ancora esistere dati di lungo termine. Sono farmaci, non panacee. Consolati pensando di metterti a disposizione delle generazioni a venire.
  10. Evita i sapori forti. E’ provato come i gusti molto accentuati, come gli alcolici, i cibi speziati e quelli piccanti stimolino il desiderio del fumatore. Insomma hai tutte le fortune: non solo smetti di fumare ma ripulisci anche la dieta. Ma insomma che ti sei messo in testa, di campare cent’anni?

Scopri di più sulla giornata mondiale contro il tabacco!

Scritto da:Newsroom

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