Indipendentemente da come ci si senta, il nostro corpo, compiuti i 40 anni, necessita di maggiori attenzioni. E questo vale soprattutto per l’uomo, che rispetto alla donna è meno portato a prendersi cura di sé, ovvero a prendere in considerazione segnali anche meno importanti che il suo corpo gli invia.
Ecco perché diventa necessario sottoporsi a esami periodici, per valutare lo stato di salute e soprattutto per prevenire l’insorgenza di patologie. Oggi infatti sappiamo che il nostro corpo subisce le continue sollecitazioni di uno stile di vita intenso e stressante come mai prima nella storia umana. Un check-up, che in lingua inglese significa controllo, è il modo migliore per prendersi cura di sé: consente infatti di valutare, in un unico momento, lo stato di salute sia a scopo preventivo, sia per monitorare eventuali patologie già note.
Appuntamento fisso
La salute dell’uomo, dall’adolescenza alla senilità, è scandita da appuntamenti fissi con la prevenzione. Stare bene inizia con il corretto stile di vita: il non fumare innanzitutto, fare sport, mangiare sano e allontanare quanto più possibile lo stress. Nelle diverse fasi della vita, alcune patologie però possono riguardarlo più da vicino: ipertensione, infarto e ictus, problemi di prostata e tumore al colon, infertilità, calvizie. L’uomo deve imparare a controllare regolarmente il proprio stato di salute, a non credersi infallibile e progettare, passo dopo passo, un percorso che lo renda un uomo sano innanzitutto, per essere anche appagato negli affetti e soddisfatto nella vita professionale.
Che cos’è un check-up
È un controllo periodico che un soggetto in buone condizioni di salute effettua allo scopo di individuare l’eventuale insorgere di una malattia per:
- conoscere i fattori di rischio ed eliminarli con un corretto comportamento
- individuare un eventuale disturbo prima che possa diventare un problema
- curare presto e meglio
Quando farlo
Il miglior momento per programmare un check-up completo è quando ci si sente bene e si desidera mantenere a lungo uno stato di benessere. È consigliato annualmente per tenere sempre monitorato il proprio stato di salute. Ecco una lista di esami consigliati e la frequenza ideale.
Dopo i 40 anni:
- Ogni due anni, analisi del sangue con emocromo per controllare che tutto funzioni bene nel fegato e nei reni e per misurare i livelli di colesterolo, glicemia e trigliceridi nonché quelli di emoglobina ed ematocrito
- Con la stessa frequenza, analisi delle urine per individuare eventuali stati infiammatori di reni e vie urinarie
- Almeno tre volte all’anno misurazione delle pressione arteriosa (basta andare in farmacia), fondamentale per diagnosticare o prevenire l’ipertensione
- Almeno una volta all’anno elettrocardiogramma per valutare il buon funzionamento del cuore
- Ogni tre anni (ogni due dopo i 50), visita oculistica per constatare lo stato della vista e l’eventuale rischio di insorgenza di patologie come il glaucoma, la degenerazione maculare senile e la cataratta
- Vista odontoiatrica ogni anno per verificare lo stato di denti e gengive; con l’occasione è bene effettuare anche l’ablazione del tartaro (l’ideale sarebbe farla ogni 6 mesi)
Dopo i 50 anni:
- Ecodoppler ogni due anni per verificare che carotidi e arterie siano libere da pericolose incrostazioni (aterosclerosi). In presenza di fattori di rischio come fumo, diabete, ipertensione, ipercolesterolemia la frequenza aumenta
- Ogni due anni, screening oncologico e colonscopia per individuare sangue occulto fecale, per prevenire o diagnosticare precocemente il cancro al colon retto
Dopo i 60 anni
- Visita otorinolaringoiatra ogni 12 mesi per diagnosticare in tempo i cali di udito
- Ecodoppler ogni due anni per verificare che carotidi e arterie siano libere da pericolose incrostazioni (aterosclerosi). In presenza di fattori di rischio come fumo, diabete, ipertensione, ipercolesterolemia la frequenza aumenta