Le malattie Infiammatorie Croniche Intestinali colpiscono circa 250 mila individui in Italia e oltre 6 milioni nel mondo, con un aumento negli ultimi anni dell’85%.
Se in passato si propendeva per un’immediata risoluzione chirurgica del problema, oggi i passi avanti della ricerca permettono di tenere l’evoluzione delle patologie sotto controllo attraverso incoraggianti dati terapeutici.
Ogni anno, il 19 Maggio, si celebra la Giornata Mondiale delle Malattie Infiammatorie Croniche dell’Intestino (MICI), anche detta “World IBD Day” un importante momento di confronto tra medici e associazioni di pazienti, per favorire la conoscenza, la consapevolezza e una migliore qualità di vita nella convivenza con queste patologie.
In occasione di questa ricorrenza, ecco una panoramica sul benessere dell’intestino.
Benessere intestinale: quale alimentazione seguire
L’intestino è l’organo attraverso il quale si assimilano i nutrienti e si eliminano le scorie; esso viene anche considerato il “secondo cervello”, proprio perché, per mezzo del nervo vago, è in costante comunicazione con questo organo.
Non a caso, nell’intestino risiede la maggior parte delle cellule del sistema immunitario. Il suo corretto funzionamento e il perfetto equilibro dell’ecosistema intestinale è, quindi, fondamentale per il benessere generale dell’organismo.
Una corretta alimentazione, con una dieta quotidiana sana e bilanciata, è essenziale per il corretto funzionamento dell’intestino.
Questo perché l’ecosistema intestinale si compone di:
- mucosa intestinale;
- flora batterica;
- difese immunitarie;
- alimenti che si introducono nell’apparato digerente.
Basta poco per alterare questo delicatissimo equilibrio, che è strettamente collegato al benessere e alla salute dell’individuo.
Nell’intestino convivono un insieme di batteri, virus e funghi che prendono il nome di microbiota intestinale.
Si tratta di oltre 1000 specie differenti di microrganismi che variano in base ad alcuni fattori, come:
- ambiente;
- età;
- patrimonio genetico;
- abitudini alimentari.
Se il microbiota intestinale è in equilibrio, fornisce una preziosa difesa dagli agenti esterni e da alcune patologie, coordinando la naturale produzione di enzimi, vitamine e il corretto funzionamento del metabolismo.
L’equilibrio del microbiota intestinale risulta benefico anche per gli altri organi dell’apparato digestivo e, in generale, ha un ruolo chiave per tante funzioni dell’organismo.
Ecco perché, quando questo equilibrio risulta compromesso, si crea un ambiente che favorisce l’insorgenza di patologie di natura infiammatoria.
Quali sono le patologie a carico dell’intestino?
Le patologie che coinvolgono l’intestino sono dette anche MICI (Malattie Infiammatorie Croniche Intestinali) oppure IBD (dall’inglese Inflammatory Bowel Disease).
Si tratta di malattie croniche e ricorrenti, con alternanza di fasi remissioni e di riacutizzazione. Ad oggi, non sono note le cause che provocano l’insorgenza delle Malattie Infiammatorie Croniche Intestinali anche se una delle ipotesi che trova maggiori riscontri lega queste patologie a delle alterazioni del sistema immunitario.
Solitamente, colpiscono individui dai 20 ai 40 anni, sia di sesso maschile che femminili. La loro diffusione è di circa 10 nuovi casi su 100.000 abitanti, ogni anno.
Le principali patologie a carico dell’intestino sono:
- malattia di Crohn;
- colite ulcerosa.
Malattia di Crohn: sintomatologia e cura
I sintomi iniziali della Malattia di Crohn risiedono in un intenso dolore addominale, in particolare nella parte inferiore destra dell’addome, e episodi frequenti di diarrea, anche notturna.
Solitamente, una sintomatologia di questo tipo spinge lo specialista ad effettuare ulteriori esami diagnostici (esami ematici, colonoscopia e ecografie addominali) al fine di diagnosticare con precisione la malattie.
La Malattia di Crohn può avere fasi acute intervallate a momenti in cui la malattia sembra fermarsi.
Nelle fasi più acute, i sintomi, possono comprendere anche una stanchezza importante e un senso generale di malessere, accompagnato da una febbre lieve ma costante.
Questa patologia oggi viene trattata con un monitoraggio clinico regolare e una terapia medica in grado di provocarne la remissione, evitando i momenti di riacutizzazione.
Nel caso l’approccio medico si rivelasse insufficiente, si ricorre ad un intervento chirurgico risolutivo.
Colite ulcerosa: sintomatologia e cura
La colite ulcerosa è un’altra patologia a carico dell’intestino largamente diffusa tanto tra il genere maschile che femminile.
I principali sintomi di questa malattia sono la presenza di sangue vivo nella diarrea (che viene quindi definiti diarrea ematica), oltre che tenesmo rettale e urgenza defecatoria.
Talvolta, ai sintomi principali si abbinano dei sintomi secondari di natura infiammatoria a carico di:
- articolazioni;
- cute;
- occhi;
- fegato.
In casi rari possono insorgere complicanze importanti come il megacolon tossico che richiede un immediato intervento chirurgico o l’insorgenza di un cancro sulla mucosa del colon.
Come le altre malattie dell’intestino, anche la colite ulcerosa si caratterizza per l’alternanza di fasi acute e silenti.
Anche in questo caso, dopo una diagnosi certa dello specialista che si avvale anche di esami ematici e diagnostici, si propende per una terapia medica indirizzata a causare la remissione della colite ulcerosa.
Se hai bisogno di approfondimenti o hai dei dubbi sulla tua salute fai una domanda ad uno specialista o consulta le risposte ricevute dagli altri utenti: clicca qui.
Il Gruppo AXA Italia non risponde dei contenuti degli articoli pubblicati
Fonti
https://www.humanitas.it/malattie/malattie-infiammatorie-croniche-intestinali/
https://www.pazienti.it/contenuti/anatomia/intestino
https://www.pazienti.it/contenuti/malattie/malattie-infiammatorie-intestinali