SECONDA PUNTATA
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Il budget o bilancio di previsione deriva da una parola inglese che a sua volta viene dal francese bougette, traducibile in italiano come “borsa”. Negli ultimi tempi il concetto è uscito dal ristretto ambito aziendale, al punto che oggi si usa anche in altri contesti di cui il più importante è quello familiare, dove è sempre più usato.
A differenza di quello aziendale, il budget familiare è costituito essenzialmente dall’elenco delle entrate, come retribuzioni, pensioni e qualsiasi altro tipo di ricavo, oltre a una previsione delle uscite, ossia delle spese di qualsiasi natura, sia variabili sia fisse come, ad esempio, affitto, mutuo, assicurazioni, ma anche cibo, acqua, luce, telefono e così via.
Le entrate dovrebbero essere sufficienti a coprire (pareggiare) le uscite. In caso negativo è necessario prevedere come coprire la parte mancante, ad esempio con un prestito, oppure tagliare eventuali spese, o ancora rimandare al futuro la parte non disponibile usufruendo di acquisti a rate (con finanziamento).
Per imparare a fare il budget si deve considerare il reddito della famiglia e dal numero di persone di cui è composta, quindi definire le voci di spesa che in generale sono: abitazione, cibo, risparmi, tasse, bollette, trasporti, cure mediche, abbigliamenti, vacanze e svaghi. Infine occorre inserire però anche una voce di spesa generic, “altro”, che indica gli investimenti in sicurezza, come le assicurazioni e le quote di scelte finanziarie. E’ questa una voce importantissima, perché per fare un budget realistico occorre sempre considerare che nella vita possono capitare e anzi capitano sempre imprevisti, a volte piacevoli ma più speso spiacevoli. E questo può creare situazioni che, oltre ad essere spiacevoli, potrebbero stravolgere la gestione in modi molto gravi che non è affatto il caso di sottovalutare.
In genere i valori che si assegnano al budget sono i seguenti:
Abitazione 16%
Cibo 11%
Risparmi 5%
Tasse 31%
Bollette 4%
Trasporti 4%
Cure mediche 4%
Abbigliamento 5%
Vacanze 10%
Altro 10%
Su ogni voce occorre sempre motivare le scelte e comprendere se gli equilibri sono giusti per il benessere complessivo e individuale dei membri della famiglia.
Alla fine del budget, occorre sempre ricordare che:
- Ogni famiglia è diversa come ogni persona. Pertanto la pianificazione familiare delle spese non può essere uguale.
- Le famiglie con redditi più elevati hanno più flessibilità nella pianificazione delle spese rispetto alle famiglie con entrate più basse.
- Nella vita accadono eventi inaspettati e per questo motivo è necessario risparmiare per essere in grado di gestire eventuali emergenze.
- Occorre sviluppare una cultura della prevenzione perché non sempre i risparmi sono sufficienti. In questi casi solo una mentalità e un’abitudine al rischio possono aiutarci a superare le empasses.
Un suggerimento. Imparare dal passato. Farlo è semplice, realizzarlo meno. Iniziamo con domandarsi: quanto abbiamo speso negli ultimi 12 mesi? Avere un archivio delle spese effettuate nel passato ci consente di avere un quadro completo delle spese correnti. La maggior parte delle spese della contabilità casalinga si ripetono con cadenza mensile, bi-mensile o al massimo annuale. E’ un suggerimento semplice ma gli effetti sono straordinari.