Lo scenario attuale
L’emergenza ambientale legata al cambiamento climatico è uno dei main topic degli ultimi anni, dal momento che le conseguenze ad essa legate sono sempre più evidenti e soprattutto poco piacevoli.
La situazione sembra diventata ancora più critica nell’ultimo anno. Secondo quanto riportato dal rapporto sullo Stato del Clima 2021 pubblicato dall’OMM (Organizzazione meteorologica mondiale), sono quattro i principali indicatori del cambiamento climatico che continuano a registrare trend negativi rispetto ad ogni anno precedente: concentrazione di gas serra, aumento del livello dei mari, temperatura e acidificazione degli oceani.
Stando ai dati emersi, il surriscaldamento globale degli ultimi sette anni sembra aver raggiunto picchi mai raggiunti prima e il livello dei mari, che è in costante aumento, è dovuto principalmente allo scioglimento delle calotte di ghiaccio polari.
Tuttavia, un quadro generale così critico potrebbe trasformarsi in una grande opportunità, incentivando la popolazione mondiale ad adottare stili di vita sempre meno impattanti dal punto di vista ambientale, dando avvio a nuove traiettorie di sviluppo sostenibile.
Il cambiamento degli italiani
Negli ultimi anni gli italiani hanno sviluppato una particolare consapevolezza sui rischi emergenti e sono più propensi all’azione. Oggi, infatti, il nostro Paese risulta tra i più propensi al mondo a modificare i propri comportamenti, stili di vita e scelte d’acquisto in un’ottica sostenibile da qui a 5 anni. Lo attesta il Green Business Report 2022 del Gruppo AXA che è stato realizzato attraverso un sondaggio condotto da IPSOS che ha coinvolto 10.000 persone in 10 Paesi nel mondo (Spagna, Italia, Francia, Regno Unito, Svizzera, Stati Uniti, Messico, Hong Kong, Giappone e Indonesia). Una survey lanciata con l’intento di capire quanto il settore assicurativo possa incentivare e supportare la transizione ecologica, che ha identificato gli italiani tra i più “attivi” nel fare scelte sempre più sostenibili. I dati, rispetto alla media globale parlano chiaro: il 96% (84% globale) è favorevole nel mettere in atto comportamenti e scelte sostenibili. Nello specifico: il 76% (62% globale) si dichiara favorevole alla transizione verso un’economia circolare, il 79% (59% globale) si dice propenso all’adozione di azioni concrete per preservare la biodiversità e il 72% (56% globale) afferma che farà uso dell’automobile solo se necessario. Un quadro generalmente positivo che fa ben sperare rispetto a quello del 2015.
Il ruolo delle assicurazioni
Nella survey emerge anche il ruolo delle assicurazioni che risulta cruciale nel processo di transizione ecologica. Rispetto agli altri intervistati, gli italiani sono i più esigenti nella scelta della compagnia assicurativa, considerando come criterio di valutazione anche il suo impatto sull’ambiente e la gamma di prodotti “verdi” messi a disposizione. Non solo: sono anche maggiormente disposti a pagare premi assicurativi più alti pur di avere in cambio la possibilità di fare scelte sostenibili (scopri la nuova normativa sui prodotti assicurativi).
Questo a dimostrazione del fatto che per realizzare una vera e propria transizione ecologica e cominciare, quindi, a vedere i primi risultati è necessario che ognuno faccia la sua parte, imprese, clienti, singole persone, dando vita così ad un circolo virtuoso che riesca a riportare in positivo gli attuali indicatori del cambiamento climatico.
Fonti:
https://www.dirittobancario.it/wp-content/uploads/2022/05/2022-Barzagni-Avesani-Sparapan-La-rilevazione-delle-preferenze-di-sostenibilita-3.pdf
https://esgnews.it/social/eiopa-come-integrare-le-preferenze-sostenibilita-dei-sottoscrittori-delle-polizze/ https://www.rinnovabili.it/ambiente/cambiamenti-climatici/state-of-climate-2021-omm/
https://www-axa-com.cdn.axa-contento-118412.eu/www-axa-com/eee5c850-77f2-46d3-aa24-d94f4fdd9d63_AXA_Green_Business_Report_EN.pdf