Ma chi l’ha detto che l’inverno non è la stagione per uscire in bici? Soprattutto se si ha una mountain bike il silenzio, il ghiaccio, il fiato che si congela, la luce, sono sensazioni che vale la pena vivere e una volta conosciute diventa difficile farne a meno. A condizione di considerare un punto di partenza: quando la temperatura esterna è bassa, il cervello mette in atto una serie di limitazioni alla circolazione sanguigna per impedire che gli organi interni (cuore, fegato, intestino) subiscano danni. Il sangue viene fatto circolare in maniera minore alle estremità del nostro corpo, in modo da mantenere al caldo gli organi vitali. Per evitare la perdita di sensibilità agli arti è fondamentale mantenere al caldo le estremità del nostro corpo. Per provare a farlo, occorre attrezzarsi per resistere a qualunque tipo di condizione: le temperature basse, il vento, la pioggia, le strade dissestate, il traffico e qualunque altra cosa dovesse capitare.
Ecco le principali indicazioni:
- Calze invernali: Risolvono i problemi di circolazione alle estremità perché hanno una struttura singolare che va a comprimere alcuni punti del piede e dell’articolazione della caviglia, in modo da aiutare la circolazione sanguigna. Solitamente in lana merino (che non s’impregna di sudore e non puzza) insieme a materiali sintetici. Quando il freddo è davvero intenso è bene mettere i tipi di calze alte fino al ginocchio
- Scarpe invernali: sono speciali calzature per bicicletta che offrono una totale protezione dal vento e dall’acqua. Hanno una lamina esterna in materiale idrorepellente (solitamente goretex), che le rende una sorta di guscio caldo insensibile all’azione del vento. La tomaia interna è invece altamente traspirante, per cui il calore generato all’interno viene evacuato ma il freddo esterno non riesce a entrare.
- Guanti invernali: quelli goffi e grandi sono i migliori. Come le scarpe, i guanti invernali hanno un rivestimento interno caldo e traspirante e un layer esterno antivento e idrorepellente. Se fa davvero freddo usare sottoguanti come quelli impiegati negli sport invernali dagli sciatori, che riscaldano senza impacciare.
- Cappello o berretto: il capo va protetto con berretti che hanno le stesse caratteristiche di scarpe e guanti in materiale antivento e con un layer interno caldo che copre anche le orecchie. Evitate i berretti invernali in lana, ingombranti e poco pratici non pensati per resistere al vento
Una volta completata la vostra attrezzatura occorre passare a quella per la vostra compagna di viaggio. Si possono infatti effettuare scelte tecniche per migliorarne le prestazioni e la sicurezza, che variano molto dal tipo alle geometrie del telaio, ma le più importanti sono queste:
- Usare copertoni invernali: presentano aderenza sui terreni scivolosi e umidi dell’inverno, senza per questo aumentare la resistenza al rotolamento. Se uscite in bici da corsa sceglieteli da 28mm, per ampliare il contatto a terra.
- Montare i parafanghi: consentono di bloccare l’acqua e la sporcizia sollevata da terra per evitare che ci finisca sulla schiena. Solitamente vengono proposti in versione per city bike ma ultimamente le aziende più avanzate hanno introdotto parafanghi rimovibili che possono trovare spazio anche su telai molto sportivi.
- Proteggere il telaio: l’azione dell’acqua e del fango accorcia la vita della bicicletta. E’ semplice: basta spruzzare, sulla bici pulita, un velo di lucido o polish a base siliconica.
- Usare le luci: girare in inverno significa trovarsi in giornate grigie, nebbiose o improvvisamente piovose. Indispensabile quindi diventa avere con sé luci anteriori e posteriori per vedere ed essere visti, quindi per muoversi in sicurezza. Sul mercato ci sono molti tipi a tutti i prezzi.