Come affrontato già in un precedente articolo, negli ultimi anni la Terra si sta riscaldando a un ritmo senza precedenti e la causa principale sono le emissioni di gas serra, in particolare CO2. I probabili impatti del cambiamento climatico sono ben documentati, e infatti alcuni degli effetti che erano stati previsti in passato dalla scienza ora si stanno verificando: perdita di ghiaccio marino, aumento accelerato del livello del mare e ondate di calore più lunghe e intense.
Si fa sempre più forte quindi la necessità di un’azione collettiva per combattere il cambiamento climatico, un rischio a medio-lungo termine con una complessa quantificazione degli impatti sulle nostre attività.
Nel dicembre 2015, 195 paesi si sono riuniti a Parigi per negoziare e adottare l’accordo di Parigi. I paesi che hanno ratificato l’accordo si sono legalmente vincolati a mantenere collettivamente il riscaldamento a “ben al di sotto dei 2 ºC rispetto ai livelli preindustriali” e ad impegnarsi concretamente per limitare il riscaldamento a 1,5 ºC entro il 2100.
L’accordo di Parigi ha anche evidenziato il ruolo chiave degli investitori.
Gli assicuratori, per esempio, hanno gli strumenti giusti e la capacità di comprendere la complessità del cambiamento climatico attraverso la loro esperienza nella gestione del rischio, il gran numero di dati sui sinistri che raccolgono e la ricerca che possono finanziare per affrontare i rischi legati al clima. Hanno anche il dovere di far conoscere quali sono i nuovi rischi legati all’emergenza ambientale: attraverso le diverse sottoscrizioni, possono dimostrare come la società sta andando incontro a nuovi pericoli e promuovere pertanto delle azioni di prevenzione che possano mitigarli.
A tal proposito, la strategia climatica di AXA comprende attualmente le seguenti iniziative:
- Ambito investimenti: investire in green asset, Impact Investing, disinvestimento da alcuni settori industriali legati al carbone, coinvolgimento di azionisti legati al clima, analisi del rischio climatico con una visione di lungo termine;
- Ambito assicurativo: creare restrizioni per le industrie ad alta intensità di carbonio, prodotti “green/sostenibili” sia nelle gamme Property & Casualty che Life & Savings, promozione di nuove soluzioni assicurative pensate per i paesi in via di sviluppo. Inoltre, in qualità di firmatario dei Principi delle Nazioni Unite per l’assicurazione sostenibile, AXA si impegna a “lavorare insieme ai nostri clienti e partner commerciali per aumentare la consapevolezza delle questioni ambientali, sociali e di governance, gestire il rischio e sviluppare soluzioni.”, come menzionato nel Principio n°2;
- Leadership di pensiero, partnership ONG, ricerca accademica (AXA Research Fund), partenariati pubblici/ privati per promuovere la prevenzione;
- Più recentemente, il Gruppo ha anche deciso di iniziare ad affrontare la questione correlata della perdita di biodiversità attraverso una strategia globale che sarà gradualmente implementata.
L’AXA Research Fund, il fondo AXA per la ricerca scientifica, consta di 708 progetti di ricerca in 39 paesi, con 334 istituzioni accademiche e circa €250 milioni impegnati; è un’iniziativa filantropica scientifica dedicata a sostenere la ricerca su questioni e rischi sociali chiave e studiosi d’altissimo calibro e potenziale i cui progetti di ricerca sono innovativi e trasformativi.
I progetti di ricerca finanziati riguardano diversi ambiti: ambiente, nuove tecnologie, società ed economia e salute.
L’obiettivo dell’AXA Research Fund è sicuramente diffondere conoscenze scientifiche per una migliore informazione sui processi decisionali, ma anche quello di agevolare e incentivare il lavoro professionale che svolgono i suoi ricercatori supportandoli attraverso finanziamenti, impegno pubblico e una stretta collaborazione.
Il comitato scientifico dell’AXA Research Fund è composto da scienziati di alto livello provenienti da diversi campi di ricerca: questo garantisce la selezione dei progetti di ricerca, che seguono un rigoroso processo di pre-screening accademico e peer review, e la selezione di alcuni dei migliori ricercatori con alto potenziale trasformativo, provenienti dalle migliori istituzioni accademiche. Il comitato scientifico è, dunque, responsabile della trasparenza e dell’integrità del processo di selezione.
Il comitato consultivo dell’AXA Research Fund (Advisory Board) è composto, invece, da diversi business leader e fornisce input su ampi campi di sviluppo strategico e di ricerca da sviluppare. Il team è responsabile della definizione e dell’attuazione della strategia del Fondo, garantendo lo sviluppo di forti relazioni con la comunità di ricercatori sostenuti da AXA e le loro istituzioni accademiche, sviluppando iniziative di comunicazione e diffusione.
Leggi il primo approfondimento su come riciclare plastica a zero emissioni CO2, oggetto di studio della ricerca accademica supportata dall’AXA Research Fund, condotta dal Professor Olivier Coulembier, ricercatore Senior presso il Fonds de la recherche scientifique (FRS-FNRS) nell’ambito dei Services des Matériaux Polymères et Composites (SMPC) dell’Università di Mons in Belgio.
Fonti