La presenza femminile nei settori tecnico e scientifico (STEM) è ancora marginale e il divario di genere da colmare riguarda sia l’aspetto culturale che quello economico. Paola Bonomo, riconosciuta nel 2015 come una delle 50 donne più ispiratrici nel settore della tecnologia in Europa, è oggi un punto di riferimento per molte donne che affrontano le sfide di questo settore.
In qualità di Consigliere indipendente, Angel Investor e Advisor nel campo delle tecnologie digitali, Paola Bonomo è stata ospite della terza intervista di “Her Story: voci per l’inclusione”, format di AXA Italia nato in collaborazione con Forbes Italia per dare ispirazione alle donne attraverso il racconto di donne che si sono distinte in ambiti diversi.
Nel racconto della sua esperienza e del suo percorso professionale, Paola sottolinea quanto siano importanti il continuo aggiornamento e l’apprendimento di nuove competenze per superare le sfide e le barriere che le donne ancora devono affrontare in questo campo. Altrettanto importante è sicuramente la capacità di connettere le persone all’interno dei vari network che si incontrano durante la propria carriera.
Ciò che scoraggia l’interesse delle ragazze verso le materie STEM è probabilmente l’esistenza di stereotipi e standard imposti che è possibile combattere, come afferma la Bonomo, con un “grosso lavoro in termini di industria culturale e non solo in termini di STEM in se e per sé”: la sua visione includerebbe un cambiamento significativo nell’immaginario collettivo, auspicando una maggiore presenza di modelli femminili in serie televisive, fiction, narrativa, videogiochi e cinema, al fine di ispirare le nuove generazioni.
Infine, Paola sottolinea l’importanza del voto come contributo a un mondo migliore, e l’urgenza di insegnare alle prossime generazioni l’importanza dell’esercizio del voto come uno dei comportamenti più impattanti per il futuro del pianeta.
Figure di spicco come Paola, rappresentano un esempio positivo e stimolante per le donne che desiderano fare carriera nel settore della tecnologia, dimostrando che con determinazione, impegno e visione, è possibile superare le barriere e aprire nuove strade per sé stesse e per le generazioni future.
“Gli stereotipi di genere sono delle gabbie che ci riguardano tutti [..] Perché tutti siamo impattati in qualche modo da standard che possiamo non sentirci come quelli a cui necessariamente vogliamo aderire. […] Abbiamo un grosso lavoro da fare anche in termini di industria culturale”.