Definizione semplice
La direttiva AIFM descrive gli strumenti alternativi come “Organismi di investimento collettivo che non sono OICVM” senza fornire una effettiva definizione di tale strumento.
Pur non essendo rintracciabile in letteratura una definizione condivisa l’investimento alternativo è in generale quello caratterizzato da elementi di innovazione rispetto a quello tradizionale. Tali elementi innovativi possono riguardare in particolare l’asset class oggetto dell’investimento (considerata alternativa) o la strategia di investimento utilizzata.
Quello degli investimenti alternativi è un concetto dinamico e legato all’evoluzione dei mercati. Ad oggi sono individuati secondo questa definizione le seguenti tipologie di investimento:
- hedge fund;
- private equity;
- immobili;
- infrastrutture;
- commodities.
Descrizione tecnica
Esistono degli elementi che accomunano tutti gli investimenti alternativi. Tali caratteristiche sono in particolare:
– bassa correlazione con i benchmark dei mercati azionari ed obbligazionari (che permette di ridurre la volatilità di un portafoglio tradizionale grazie al fatto di poter operare in modo completamente svincolato dall’andamento dei mercati);
– scarsa liquidità rispetto agli investimenti tradizionali (in particolare per quanto riguarda gli investimenti reali);
– costi generalmente maggiori rispetto alle asset class tradizionali;
– importanza fondamentale della componente umana: l’attività del gestore e il possesso di alcune professionalità distintive è elemento essenziale per la redditività dell’investimento;
– target di investitori generalmente costituito da investitori istituzionali o comunque da grandi investitori con ingenti risorse a disposizione.
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