Per APE si intende Anticipo PEnsionistico, ossia la possibilità di lasciare il lavoro al massimo tre anni e 7 mesi prima rispetto a quanto previsto per l’accesso alla pensione di vecchiaia. Fino al 31 dicembre 2019 esistevano tre diverse tipologie di APE – volontaria, sociale, aziendale – che presentavano requisiti e modalità di richiesta differenti tra loro. A partire dal 1° gennaio 2020 l’APE volontaria e quella aziendale non esistono più, mentre continua ad essere possibile richiedere l’APE sociale dal momento che la Legge di Bilancio 2022 ha prorogato questa agevolazione fino al 31 dicembre 2022.
Chi può richiedere l’APE
Possono usufruire dell’Anticipo pensionistico i dipendenti pubblici e privati e i lavoratori autonomi di 63 anni di età, a cui manchino non meno di 6 mesi o non più di 3 anni e 7 mesi dalla pensione di vecchiaia, con un numero di anni di contributi che varia in base alla tipologia di Anticipo richiesto: 20 anni per l’APE volontaria (che ha cessato di esistere dal 1° gennaio 2020) e aziendale e 30/36 per l’APE sociale.
Come funziona l’APE sociale
L’Anticipo Pensionistico Sociale può essere richiesto da chi, in particolari condizioni di bisogno, debba lasciare il lavoro prima di quanto previsto dalla normativa vigente:
- disoccupati senza ammortizzatori sociali con 30 anni di contributi
- lavoratori che assistono (almeno da 6 mesi) familiari di 1° grado con disabilità grave con 30 anni di contributi (o 12 mesi per ogni figlio, nel limite massimo di 2 anni, se sei donna)
- lavoratori con un grado di invalidità superiore o uguale al 74% con 30 anni di contributi (o 12 mesi per ogni figlio, nel limite massimo di 2 anni, se sei donna)
- lavoratori dipendenti con 36 anni di contributi (o 12 mesi per ogni figlio, nel limite massimo come descritto di 2 anni, se sei donna) o lavoratori che svolgono attività gravose (allegato n.1 della Legge di Bilancio 2022)
Per l’APE sociale non è necessario richiedere un prestito alla Banca. Dal momento in cui lascerà il lavoro a quello in cui avrà i requisiti per la pensione di vecchiaia, il lavoratore percepirà non la pensione, ma un assegno mensile che sarà calcolato ed erogato dall’INPS, per un importo massimo di 1.500 € lordi.
Il lavoratore a cui spetta una pensione di vecchiaia superiore a 1.500 € lordi mensili che desidera un’Ape maggiore di quella sociale, può richiedere la differenza con il meccanismo dell’Ape volontaria, chiedendo il prestito solo sulla differenza richiesta.
Scopri qui gli ultimi aggiornamenti sull’APE con la Legge di Bilancio 2022
I contenuti e termini utilizzati non hanno valore contrattuale
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https://www.inps.it/news/ape-sociale-prorogata-al-2022-istruzioni-applicative
https://www.ticonsiglio.com/ape-sociale-anticipo-pensionistico/