Il credito di 80 € al mese, per un totale annuo di 960 €, sui alcuni redditi da lavoro dipendente e assimilati è stato introdotto in via sperimentale dalla legge di Bilancio 2014.
La legge di bilancio 2018 ha fissato i nuovi limiti di reddito per tale bonus che, dal 1° gennaio 2018, sono passati da 24.000 a 24.600 euro e da 26.000 a 26.600 euro, con aumento pari a 600 euro.
A chi spetta
il bonus 2018 spetta a:
- lavoratori dipendenti e assimilati
- lavoratori a tempo determinato
- lavoratori a progetto
- soci di cooperative
- percettori di indennità di mobilità o cassa integrazione,
- lavoratore impegnato in attività socialmente utili
- disoccupati percettori di indennità di disoccupazione Naspi
- titolari di assegni legati a borse di studio e formazione professionale
- colf, badanti e babysitter
- percettori di remunerazioni sacerdotali
- Forze dell’Ordine (Polizia, Carabinieri, Esercito, Vigili del Fuoco, Capitaneria di porto).
Quanto spetta
Per avere diritto al bonus 2018 è necessario avere un reddito annuale lordo (al netto del reddito dell’unità immobiliare adibita ad abitazione principale e delle relative pertinenze) compreso tra gli 8.174 ed i 24.600 euro. Nel dettaglio:
Esempio di calcolo bonus 80 euro 2018 con l’aumento dei limiti reddituali
Si mette a confronto l’importo effettivo del bonus 80 euro che spetta al lavoratore a seconda che si utilizzino i vecchi o i nuovi limiti reddituali 2018:
ESEMPIO 1: calcolo del bonus 80 euro di un lavoratore nel 2017 ha percepito un reddito annuo pari a 24.500 euro.
Con le vecchie soglie reddituali spetterebbero 720,00 euro annui.
Calcolo nel 2018
Con lo stesso reddito e i nuovi limiti reddituali del 2018, l’importo percepito sarà pieno 960 euro annui.
ESEMPIO 2: calcolo bonus 80 euro di un lavoratore che ha avuto un reddito precedente pari a 26.500 euro.
Nel 2017, non ha alcun diritto a percepire alcun bonus in quanto ha superato il limite di reddito di 500 euro.
Dal 2018, invece, ha diritto ad un bonus 270 euro annui in quanto la soglia è stata aumentata a 26.600 euro.
Bonus e fondo pensione
Il bonus in esame viene erogato in relazione al reddito complessivo (con esclusione delle pensioni erogate da enti di primo pilastro). Di conseguenza, il dipendente iscritto ad un fondo pensione, effettuando dei versamenti di contributi volontari tramite il datore di lavoro, può abbassare il reddito di lavoro e quindi anche il reddito complessivo sotto una soglia tale da poter beneficiare del bonus.
Se ad esempio il mio reddito da lavoro dipendente è di € 26.600 e verso 2.000 euro nel fondo pensione tramite datore di lavoro, oltre a recuperare 540 € per la deduzione (27%) ho anche il bonus totale di 960 euro annui, che non mi spetterebbe in mancanza di versamento. In tal modo versando 2.000 euro nel fondo pensione, si recuperano 1.500 euro.