Cosa si intende per allergia? Le diverse tipologie di allergia rappresentano una risposta anomala del nostro sistema immunitario che si attiva, senza motivo, producendo degli anticorpi per contrastare alcune sostanze che genericamente non dovrebbero rappresentare un problema per l’organismo umano.
Questo fenomeno è particolarmente ricorrente durante la primavera, proprio a causa del risveglio della natura e delle diverse specie di piante e fiori.
Quali sono le principali allergie stagionali?
Sotto il nome di allergie primaverili sono classificate tutte quelle manifestazioni allergiche causate da elementi presenti durante la stagione della primavera.
Il responsabile delle allergie primaverili è il polline anemofilo, piccoli granelli prodotti da fiori e piante dispersi nell’aria a causa dell’azione del vento, dell’acqua e degli insetti.
I pollini delle diverse piante hanno un diverso grado di allergenicità. In generale, i pollini più allergenici sono:
- Cipresso
- Ulivo
- Mimosa
- Paritaria
- Graminacee
- Ambrosia
- Betulla
- Quercia
- Faggio
Esistono alcune importanti differenze tra le zone del nostro Paese, legate al clima e alla diffusione delle diverse specie di piante.
Nelle zone del Nord Italia, ad esempio, l’allergia primaverile più diffusa è quella ai pollini di betulla. Nelle zone centrali, sono presenti numerose forme allergiche alle graminacee, il polline dell’erba. Più a Sud sono ricorrenti allergie a polline di ulivo e alla parietaria.
Per questo online esistono i calendari dei pollini, delle tabelle che forniscono una previsione della concentrazione e della tipologia di pollini presenti nell’aria della propria zona.
Dunque, il polline che causa l’allergia è diverso da zona a zona, ma la sintomatologia che crea nell’individuo è invece molto simile:
- Raffreddore
- Rinite
- Asma
- Congiuntivite
- Occhi arrossati
- Lacrimazione
- Respiro sibilante
- Tosse secca
Come riconoscere i sintomi nei bambini?
Nei bambini, al pari degli adulti, i sintomi delle allergie primaverili riguardano prevalentemente l’apparato respiratorio.
La prima cosa da fare in presenza di starnuti, naso che cola, tosse o naso chiuso è rivolgersi al proprio pediatra di fiducia, per capire se si tratta di un’influenza stagionale o se invece la causa è un’allergia.
Se la causa è virale, queste manifestazioni sintomatiche spariranno in 7/10 giorni. Se invece si tratta di un’allergia, questa continuerà fino a che il bambino resterà in contatto con il polline.
Oltre alle difficoltà respiratorie, la presenza di una congiuntivite nei bambini con occhi gonfi, rossi e lacrimazione frequente può essere un indizio che c’è in atto una reazione allergica.
Se i sintomi respiratori sono presenti solo in primavera, allora si tratterà probabilmente di un’allergia al polline. Se perdurano per tutto l’anno la causa dell’allergia potrebbe essere diversa: pelo di animali, acari o altri allergeni non stagionali.
La sonnolenza e la svogliatezza sono un altro campanello d’allarme nei bambini. I bambini che soffrono di allergie primaverili tendono infatti a sentirsi stanchi e affaticati, spesso questa condizione compromette anche il loro rendimento scolastico. L’eccessiva sonnolenza dei bambini e l’incapacità di concentrarsi può essere infatti scatenata da un’allergia.
In caso si sospetti un’allergia, il pediatra consiglierà una visita da un allergologo che dovrà accertare qual è la sostanza che causa la reazione allergica mediante un test cutaneo (prick test).
I diversi allergeni vengono messi a contatto con la pelle per identificare le reazioni cutanee. In alcuni casi, l’allergologo potrebbe richiedere un esame del sangue per una valutazione più approfondita.
Allergie primaverili nei bambini: cosa fare?
Nei casi di forti allergie il medico prescriverà ai bambini dei farmaci per contrastare la sintomatologia e limitare l’azione dell’istamina liberata durata la reazione allergica dell’organismo.
Solitamente, i farmaci indicati in questi casi sono antistaminici o cortisonici.
Se l’allergia del bambino non è molto forte è possibile evitare i farmaci ed optare per dei rimedi naturali. In natura esistono infatti delle sostanze in grado di ridurre la congestione nasale, la congiuntivite e gli altri sintomi causati dalle allergie. Tra queste:
- Ribes nero
- Aloe
- Semi di pompelmo
- Acque termali
Esistono poi alcune buone abitudini che permettono di prevenire l’arrivo delle allergie. Conoscere l’allergene scatenante la reazione allergica è molto importante per individuare il periodo di maggiore rischio.
Di conseguenza, è meglio evitare di esporre il bambino al polline, nelle giornate secche e ventose e nelle ore più calde.
Quando si viaggia in macchina è bene non tenere i finestrini aperti, così come evitare la bicicletta soprattutto nelle zone di campagna.
Per limitare l’insorgenza delle reazioni allergiche è importante prestare molta attenzione alla pulizia quotidiana del corpo e dei capelli del bambino, ma anche dei suoi oggetti personali, degli indumenti e dei giocattoli.
Consultarsi con un esperto risulta sempre opportuno.
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Fonti
https://www.humanitas-sanpiox.it/news/allergie-di-primavera-quali-sono-e-quali-sintomi/
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