Cosa c’è dietro una sigaretta? Il fascino del fumo lentamente ma inesorabilmente sta lasciando il posto alla consapevolezza, alla conoscenza e quindi al rifiuto. Anche perché gli ingredienti con cui è fatta non sono proprio i più raccomandabili. Eccoli in sintesi.
- Ammoniaca. Proprio così, quella che si usa per pulire la tazza del bagno. L’ammoniaca infatti trasforma la nicotina in gas perché sia più assorbibile da polmoni e sangue. È questo il vero fattore di dipendenza. E da qui nasce tutto il resto.
- Arsenico. È un veleno letale, non solo nei romanzi gialli ma anche nei prodotti contro ratti e scarafaggi. Attraverso il fumo si accumula nel corpo, intaccanado i tessuti e le funzionalità di cuore, sistema nervoso e vasi sanguigni ma soprattutto la capacità di riparare i danni al DNA. E’ un elemento altamente cancerogeno.
- Benzene. Derivato dalla combustione del carbonio è elemento base del petrolio. Si genera nei vulcani o durante gli incendi e il suo uso precipuo è nei carburanti o nei pesticidi. Il 50% dell’assorbimento umano di benzene si deve al fumo di sigaretta, passivo o attivo. Secondo le ultime ricerche lo considerano il responsabile numero uno delle leucemie anemie, ma anche di danni ai tessuti ossei e ai feti durante le gravidanze.
- Cadmio. Serve a fare giocattoli per bambini, automobili e batterie. Devasta reni e pareti delle arterie. Sebbene si espella con l’urina fumando se ne aspira una quantità superiore alle possibilità di espellerlo.
- Catrame. In letteratura è il classico colore dei fumatori, delle loro dita, denti e vestiti. In chimica un mix di sostanze residuali della combustione anche quando le sigarette sono a basso contenuto. Per l’organismo è pessimo sotto tutti i punti di vista, a partire da quello estetico.
- Cianuro d’idrogeno. Altro killer spietato, è inesorabile specialmente con cuore, vene e vie respiratorie. E’ la causa della tosse secca che accomuna tutti i fumatori.
- Cromo. Principale responsabile del cancro polmonare. Debilita le difese immunitarie, rendendo vulnerabile il DNA.
- Formaldeide. Usata dagli entomologi per mettere gli insetti al sicuro dal tempo, è molto apprezzato per realizzare i deodoranti per la casa e per riporre i tessuti nell’armadio. Nel corpo umano invece ha un effetto un po’ diverso: irrita le mucose di naso e gola, arrossa gli occhi. Le sue responsabilità nella sindrome cancerogena sono acclarate.
- Monossido di carbonio. Inodore, insapore, resta un gas fatale. Ingannando lo ione ferro, si fa passare per idrogeno e così conquista l’emoglobina facendo diminuire la quantità di ossigeno nel sangue. Con il risultato che l’organismo accelera l’invecchiamento e perde la sua base.