Nel primo semestre del 2014, secondo i dati di Ania e Covip, la raccolta di prodotti assicurativi è cresciuta di oltre il 38%. Anche i fondi integrativi segnano un incremento! Aumentano del 2,9% gli aderenti e del 4,3% il patrimonio. Tfr battuto sui rendimenti
Bene le polizze vita, in crescita, seppure lieve, anche i fondi pensione. La lettura dei dati relativi al primo semestre del 2014 restituisce l’immagine di un paese a due velocità. Da un lato le cifre comunicate dall’Ania (l’associazione delle imprese di assicurazione) parlano di un vero boom delle assicurazioni sulla vita, cresciute del 38,6% rispetto ai primi sei mesi del 2013. Dall’altro il rapporto della Covip (Commissione di vigilanza sui fondi pensione), che parla di una crescita per la previdenza integrativa del 2,9% per quanto riguarda il numero degli aderenti, e del 4,3% per il patrimonio, nei primi sei mesi dell’anno.
La corsa delle assicurazioni
La nuova produzione vita, dice dunque l’Ania, nel semestre è stata pari a circa 54 miliardi, contro i 39 miliardi raccolti nello stesso periodo del 2013. Per il settore d’altra parte si tratta di una conferma: il trend positivo prosegue ininterrotto dal gennaio 2013, facendo dimenticare i cali registrati nel periodo 2010 – 2012.
A spingere la raccolta sono le polizze vita “rivalutabili” (ramo I°), che rappresentano il 78,2% del totale e crescono del 59% rispetto a un anno prima.
Una buona fetta della raccolta complessiva (18,6%) è rappresentata poi dal ramo III°, ovvero dalle polizze unit linked, che hanno raccolto circa 9 milioni di euro, con una crescita del 5,4% sull’anno precedente.
I risparmiatori sembrano dunque più attratti dai prodotti, come le rivalutabili, che offrono una redditività sicura, anche se, in prospettiva, più modesta, rispetto alle formule con un maggiore contenuto di rischio.
Lenti progressi per la previdenza complementare
Più lenta la crescita delle forme di previdenza integrativa che, secondo Covip, nel primo semestre registrano, rispetto all’inizio dell’anno in corso, un aumento del 2,9% in termini di aderenti e del 4,3% in termini di patrimonio complessivo.
Il numero di iscritti nel primo semestre dell’anno è arrivato a 6,4 milioni. E mentre è rimasto praticamente invariato il numero degli aderenti ai fondi pensione aziendali o “chiusi”, sono cresciuti del 3,5% gli iscritti ai fondi pensione aperti e sono aumentati del 6,9% gli iscritti ai Pip, i piani individuali previdenziali.
Il patrimonio complessivo delle forme previdenziali è arrivato a circa 122 miliardi di euro.
La Covip dà anche conto dei rendimenti finanziari realizzati nel primo semestre dell’anno, tutti positivi anche se meno brillanti rispetto a quelli del 2013, che erano stati sostenuti dal buon andamento degli investimenti azionari. I fondi chiusi e quelli aperti hanno reso in media, da gennaio a giugno 2014, il 4%. I Pip, nelle forme unit-linked, hanno reso invece il 3,6%.
Si tratta in ogni caso di rendimenti superiori alla rivalutazione del Tfr, ferma allo 0,9%.