La legge dice da novembre ad aprile, ma è bene ricordare che gli pneumatici invernali dovrebbero essere montati quando il termometro registra una temperatura inferiore ai 7°C, perché le performance di un pneumatico estivo calano sensibilmente compromettendo aderenza, controllo e comportamento in frenata.
Perché montarli
Dal momento in cui il termometro scende al di sotto di 7°C, la mescola con cui sono costruite le gomme estive non ha più le stesse proprietà, influendo sulle reazioni del veicolo. Nonostante tutte le innovazioni tecnologiche presenti sulla maggioranza delle automobili di assistenza alla frenata, controllo di traiettoria o altri sistemi anti slittamento del veicolo (ABS, ESP, ASR), è possibile ottenere un rendimento ottimale in condizioni climatiche rigide solo se il veicolo è equipaggiato con pneumatici invernali. Contrariamente a quello che si può pensare questo tipo di gomme non è utile solamente per affrontare neve e ghiaccio, ma è ottimale anche per incrementare la sicurezza in caso di pioggia o fango (come gli insidiosi strati di foglie secche mescolate con acqua che si possono incontrare in autunno) sulla superficie stradale. Si ottengono anche grandi benefici nel miglioramento degli spazi di frenata, con una riduzione di circa il 10% su fondo bagnato a bassa temperatura e del 20% su neve e ghiaccio.
Come funzionano
Un pneumatico invernale si distingue da uno estivo prima di tutto per la mescola con cui è realizzato, i produttori utilizzano infatti speciali tecniche costruttive per incrementare il grip su fondi a bassa temperatura e aderenza. Altro aspetto fondamentale è il disegno del battistrada caratterizzato da un numero più elevato e maggiore profondità delle scanalature, grazie a questo il drenaggio di acqua, neve e fango avviene con maggiore facilità e velocità incrementando la trazione e riducendo sensibilmente la possibilità del verificarsi del fenomeno dell’acqua-planing (quando l’auto perde aderenza iniziando a “galleggiare” su strada bagnata o ghiacciata).
Come riconoscerli
Le gomme invernali sono facilmente riconoscibili perché a lato del battistrada è presenta la sigla M+S (Mud & Snow, cioè Fango e Neve) e il simbolo di una montagna con un fiocco di neve all’interno.
Quali scegliere
Scegliere i pneumatici invernali potrebbe “spaventare” vista l’ampia offerta presente sul mercato. Per prima cosa è importante controllare le misure di pneumatici omologate per la propria automobile, verifica che si può effettuare facilmente consultando la carta di circolazione dove sono indicate sigle come questa: 205/55 R 16 che indica un battistrada largo 205 mm, un fianco alto il 55% di 205 millimetri, abbinato a un cerchio del diametro 16”. La lettera dell’alfabeto indica invece la velocità massima che la gomma è in grado di sopportare. Per effettuare la propria scelta il consiglio è quello, se possibile, di non puntare sul prezzo più basso possibile poiché potrebbe corrispondere a gomme di scarsa qualità che possono compromettere la sicurezza del veicolo. Rimane sempre valido il parere di un gommista o meccanico esperto di propria fiducia.
Quando servono le catene
Lo scopo delle catene da neve è di penetrare lo strato di neve in profondità e impedire che si ammassi lungo il pneumatico incrementando l’aderenza . Montare pneumatici invernali permette nel 99% dei casi di non dover montare le catene. L’uso delle quali è autorizzato solamente su strade innevate, in qualsiasi periodo dell’anno e su tratti di strada con segnaletica apposita.