Comunemente l’aggettivo “previdenziale” viene utilizzato come sinonimo di “pensionistico”, cioè relativo alla pensione e, in generale, alla fase della vita post lavorativa. Ma a ben vedere il vero significato è più ampio. “Previdenza” è la qualità di chi si premunisce, tutelandosi per tempo da future difficoltà. Dunque è innanzitutto la qualità di chi analizza tutto il percorso evolutivo della propria famiglia, valuta i rischi a cui via via questa è sottoposta, individua razionalmente le soluzioni di protezione più opportune.
Secondo la ricerca GPF per AXA MPS (popolazione 15-74 anni) solo il 38% degli italiani cerca di fare programmi per il futuro:
Qualche esempio: innanzitutto occorre tener presente che una famiglia è tanto più fragile quanto più la capacità di produrre reddito è concentrata su di una sola persona, dunque occorre premunirsi dal rischio che si perda questa capacità, non solo per decesso, ma anche per un infortunio o una malattia invalidante; occorre valutare ciò che in questi casi viene garantito dal sistema pubblico di protezione sociale ed eventualmente intervenire integrando le tutele con gli strumenti privati che il mercato assicurativo mette a disposizione. Inoltre occorre tener conto dei figli, ed in particolare della loro necessità di completare un percorso di studi che li conduca alla realizzazione professionale e all’autonomia economica: anche in questo caso, un evento sfortunato che colpisca chi produce reddito potrebbe compromettere questo percorso e può essere opportuno tutelarsi con piani di accumulo specificamente finalizzati. Poi chiaramente esistono i rischi della terza età, non solo relativamente alla capacità della pensione pubblica di sostituirsi al reddito da lavoro, ma anche connessi al fatto che le esigenze possono sensibilmente aumentare, come conseguenza ad esempio della perdita dell’autosufficienza che purtroppo spesso accompagna le ultime fase della nostra vita.
Operare una corretta pianificazione previdenziale significa dunque guardare con lucidità al proprio futuro ed a quello dei propri cari, valutando come meglio orientare le proprie scelte di risparmio. E’ chiaro che ciò non implica necessariamente coprirsi da tutti i rischi che caratterizzano il nostro ciclo di vita. Molto dipende sia dalle disponibilità economiche sia dall’attitudine al rischio. La cosa importante è però che qualunque scelta non sia legata al caso ma derivi da un corretto esame della condizione attuale e prospettica della propria famiglia: dunque, appunto, scaturisca da una corretta pianificazione previdenziale.
Questo articolo riprende la definizione di Stefano Frazzoni presente sul Glossario della previdenza;