Definizione semplice
Oggi non c’è governo, amministrazione, istituzione pubblica o agenzia privata che si occupi in senso lato del vivere sociale che non si interroghi su come migliorare la qualità di vita dei cittadini. Questo termine, volutamente ampio e dibattuto, porta con sé nella sua stessa ricchezza di sfumature la volontà di un approccio il più possibile completo alla disamina dei fattori materiali e immateriali all’origine della soddisfazione e della realizzazione personale.

Qualità di vita significa appagamento dei bisogni primari, tramite l’accesso a beni e servizi, ma anche e soprattutto possibilità di soddisfare bisogni superiori e raggiungere obiettivi complessi quali la realizzazione sociale e lavorativa, attraverso la programmazione di percorsi di crescita e di lavoro individuali, e infine la ricerca della felicità attraverso la cura delle relazioni personali, lo sviluppo delle passioni personali, l’impiego del proprio tempo libero.
Si tratta dunque di un concetto multidimensionale e difficilmente standardizzabile in funzione di metriche condivise. Sussiste infatti un forte tasso di variabilità in funzione dei diversi contesti ma anche dei diversi individui. Inoltre, rappresenta un concetto per definizione dinamico e soggetto al continuo divenire e alla trasformazione delle aspettative crescenti (o decrescenti) che determinano l’immaginario sociale e personale.
Il concetto di Qualità di vita riguarda così ognuno di noi, a prescindere dall’età, dallo stato di salute, dalla forma fisica, dal livello di istruzione e reddito individuali, ma anche a prescindere dal contesto sociale e abitativo in cui ci troviamo a vivere, dalle credenze personali e dagli ideali – anche se tutte queste dimensioni concorrono a determinare il livello della nostra soddisfazione.

Se osserviamo questa tabella emergono dati particolarmente interessanti per quanto riguarda le tre differenti fasce d’età prese in considerazione. Mentre i 45-54enni risultano essere più soddisfatti relativamente ai fattori ascrivibili al benessere fisico (vivacità mentale e salute), gli over 65enni sono maggiormente soddisfatti per quegli aspetti relativi al raggiungimento di alcuni obiettivi di vita, quali la propria situazione economica e lavorativa, il tipo di consumi che si possono permettere, l’impiego del proprio tempo.
Questi dati confermano la centralità del tema del benessere nella sua correlazione al processo di invecchiamento: accanto al desiderio di vivere a lungo sono infatti sempre più evidente ed espliciti la speranza e l’impegno per mantenere anche da anziani uno stile di vita attivo, ricco di relazioni, affetto e interessi: la Qualità di vita diventa cioè la cornice interpretativa attraverso cui non solo vivere il presente ma soprattutto pensarsi nel futuro.
Descrizione tecnica
Per Qualità di vita si intende il livello di benessere individuale delle persone, o meglio ancora dei cittadini, in relazione al contesto socioculturale e ambientale in cui vivono. Da un punto di vista scientifico-accademico il termine nasce con il Movimento degli indicatori sociali, attivo negli Stati Uniti a partire dagli anni ’60 che, come suggerisce il nome, si prefiggeva il compito di ricercare e individuare metriche e strumenti per la misurazione e la definizione della soddisfazione per la vita.
Per quanto esistano diverse definizioni possibili del concetto di Qualità di vita, possiamo considerarlo dipendente da un insieme di fattori oggettivi e materiali, dunque facilmente misurabili e comparabili, e di fattori soggettivi, legati alle relazioni personali e anche alle aspettative, ai desiderata, alla capacità di adattamento delle singole persone. In altre parole non si tratta solo di considerare elementi quali la presenza di servizi e infrastrutture in un territorio, l’assenza di criminalità, il clima o lo stato di salute, la forma fisica, il reddito individuale e familiare e così via, ma anche di valutare ed esaminare aspetti quali i rapporti con amici, parenti, vicinato e soprattutto il rapporto con se stessi, la propria immagine, i propri obiettivi di vita e la capacità individuale di fare fronte e reagire alle difficoltà della vita e di sapersi adattare. La Qualità di vita riflette dunque la percezione che gli individui hanno del livello di soddisfazione dei propri bisogni e delle opportunità a loro disposizione per essere felici.
Fortemente interessata al concetto di Qualità di vita è l’Organizzazione Mondiale della Sanità per la quale migliorare la qualità della vita è diventato un obiettivo sempre più importante nella prevenzione della salute, il tema acquista inoltre massima rilevanza se ricondotto alla situazione di persone anziane, pazienti cronici, malati terminali e disabili.
In Italia gli studi sulla Qualità di vita si sono sviluppati in stretta relazione al tema della vivibilità della città e del territorio, si può segnalare tra tutti il dossier che Il Sole 24 Ore svolge da ormai vent’anni, stilando una classifica di vivibilità per le province italiane.