Definizione semplice
La pensione di reversibilità una pensione che spetta al coniuge (o ad altro parente) di un pensionato in seguito al decesso di quest’ultimo. Si tratta di un istituto previsto come tutela in particolare per le donne senza altre entrate oltre quella pensionistica del coniuge.
Nell’ordinamento italiano, è prevista la possibilità di richiedere una pensione di reversibilità per i seguenti soggetti:
- il coniuge del pensionato deceduto; o anche separato, purché il dante causa risulti iscritto all’Ente prima della sentenza di separazione; se il coniuge è separato con “addebito” (cioè per colpa), solo se è titolare di assegno alimentare a carico del coniuge deceduto; o anche divorziato, se è titolare di assegno di divorzio e non ha contratto nuovo matrimonio, purché il dante causa risulti iscritto all’Ente prima della sentenza di divorzio
- i figli; o minori di 18 anni; o studenti di scuola media superiore di età compresa tra i 18 e i 21 anni, a carico del genitore deceduto e che non svolgono attività lavorativa; o studenti universitari per tutta la durata del corso legale di laurea e, comunque, non oltre i 26 anni, a carico del genitore deceduto e che non svolgono attività lavorativa; o inabili di qualunque età a carico del genitore deceduto;
- i nipoti purché di età inferiore ai 18 anni e a carico del dante causa, anche se non formalmente affidati allo stesso.
In mancanza dei soggetti indicati possono fare domanda di reversibilità:
- i genitori a carico del pensionato al momento del decesso e che abbiamo almeno 65 anni di età e non siano titolari di pensione diretta o indiretta;
- i fratelli celibi e le sorelle nubili inabili al lavoro e a carico del lavoratore defunto.
Per essere definito a carico del lavoratore defunto il soggetto deve trovarsi in uno stato di bisogno determinato dalla non autosufficienza economica che comporti il mantenimento abituale da parte del lavoratore deceduto. Si prevede comunque che il superstite percepisca un reddito non superiore all’importo del trattamento minimo di pensione maggiorato del 30%.
Il soggetto superstite ha diritto a una percentuale (aliquota di reversibilità) della pensione percepita dal defunto variabile in base al numero di soggetti superstiti.
La pensione di reversibilità è soggetta a riduzione in presenza di redditi del beneficiario, ad esclusione dei casi in cui il nucleo familiare comprende i figli di minore età, studenti o inabili.