L’estate è ormai alle nostre spalle e il solito tran-tran ha ripreso a segnare la quotidianità di tutti, col rientro al lavoro e l’inizio della scuola. C’è chi è entusiasta all’idea di riprendere le care-vecchie abitudini, sin troppo cambiate con la pandemia, e chi avverte una sorta di difficoltà a ricominciare dopo le vacanze. Già, è proprio così: secondo alcuni studi, infatti, al ritorno dalle vacanze 3 persone su 10 avvertono quella che viene chiamata “sindrome da rientro”, dalla quale nessuno sembra essere immune, nemmeno i bambini.
Quando si parla di sindrome da rientro?
Questa sindrome può manifestarsi attraverso molteplici segni tra i quali: malumore e irritabilità, apatia, stanchezza, disturbi del sonno. Nei bambini, invece, i sintomi più comuni comprendono: difficoltà a mantenere l’attenzione e la concentrazione, alterazioni del ritmo sonno-veglia e irrequietezza.
Ma come si può tornare alla solita routine invernale, senza troppi fastidi? Vediamo insieme, punto per punto, quali sono le strategie più efficaci, per evitare di cadere vittime della sindrome da rientro al lavoro e a scuola dopo le vacanze.
Anche dopo l’estate, concedersi sempre dei momenti di relax è indispensabile
Chi ha detto che i ritmi invernali devono essere più accelerati? Anche quando finiscono le vacanze, sarebbe opportuno concedersi – ove possibile – sempre qualche giorno liberi da impegni e scadenze. Sì al relax, in ogni stagione!
Altro consiglio è quello di procedere con un rientro graduale, soprattutto per i bambini che manifestano, in genere, una maggiore difficoltà ad adattarsi ai cambiamenti.
Trovare la routine migliore per se stessi
In estate, spesso, si stravolgono abitudini ed orari. Per questo, con l’autunno bisognerebbe sforzarsi nel cercare di tornare quanto prima alle sane e vecchie abitudini, quindi regolarizzare gli orari dei pasti e ritrovare il giusto ritmo sonno-veglia, per aiutare l’organismo a resettarsi e predisporsi al meglio per un nuovo inizio.
Fare esercizio fisico
Fare una lunga passeggiata all’aperto, andare a lavoro o a scuola, a piedi o in bicicletta, fare sport o esercizio fisico, sono attività in grado di aumentare i livelli di endorfine nel sangue, sostanze in grado di incidere sull’umore e di infondere una sensazione di benessere.
E se la sindrome da rientro non dovesse passare?
In certi casi, ascoltare i segnali lanciati dal proprio corpo e della mente può fare la differenza. Forse, è giunta l’ora di un cambiamento? Mai accontentarsi e, inoltre, è bene ricordare che la sindrome da rientro, contrariamente alla fine delle vacanze, non deve presentarsi obbligatoriamente, e lavorando su se stessi e sulle abitudini (e staccando la spina ogni tanto), si sarà in grado di ritrovare la carica fisica e mentale per affrontare ogni giorno, in attesa (perché no!) delle prossime vacanze.
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In collaborazione con pazienti.it
Fonti:
https://www.ucsf.edu/news/2021/05/420581/feeling-re-entry-anxiety-expert-advice-navigating-covid-19-reopenings
https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/8487736/
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