Il Binge Eating Disorder (BED), noto anche come disturbo da alimentazione incontrollata, è caratterizzato dall’assunzione incontrollata di cibo in un tempo molto breve (attraverso le cosiddette “abbuffate”), con la conseguente difficoltà a fermarsi.
Si tratta di uno dei disturbi dell’alimentazione più conosciuti insieme all’anoressia e alla bulimia nervosa, che negli ultimi tempi, specialmente in seguito alla pandemia, hanno registrato numeri in crescita nella popolazione.
I sintomi del Binge Eating Disorder
Tra i principali sintomi che aiutano a riconoscere il Binge Eating Disorder si riscontrano:
- assunzione di notevoli quantità di cibo (anche quando non si prova appetito) in un determinato lasso di tempo, relativamente breve;
- tendenza a mangiare in solitudine;
- perdita di controllo del proprio comportamento alimentare;
- autostima bassa e sensi di colpa;
- disagio personale.
Il disturbo da alimentazione incontrollata non è associato ad atteggiamenti compensatori, come per esempio il vomito.
Inoltre, gli episodi devono avere una certa frequenza, almeno una volta a settimana per un periodo di circa tre mesi consecutivi.
Per tutti questi motivi è necessario consultare uno specialista tempestivamente, per ricevere una corretta diagnosi e iniziare le opportune terapie.
Chi ne soffre?
Il monitoraggio sui disturbi del comportamento alimentare in Italia è in continua evoluzione.
Secondo gli ultimi dati dell’Istituto Superiore di Sanità (ISS), si segnala un aumento di questi disturbi di circa il 40% nel 2021 rispetto al 2019, con un abbassamento dell’età della popolazione che si ammala (il 30% ha meno di 14 anni) e anche un aumento della diffusione di queste patologie tra i soggetti maschili (circa il 10% nella fascia 12-17 anni).
Come accennato in precedenza, durante la pandemia si è registrato un peggioramento delle condizioni di coloro che soffrivano di un disturbo alimentare,, anche per via del distanziamento sociale che ha creato, e in alcuni casi acuito, dei disagi psicologici. Ecco perché le mappature e le indagini continuano a ritenersi molto importanti.
Per quanto riguarda il Binge Eating Disorder nello specifico, si stima che circa il 12,4% degli utenti dei Centri censiti dalla mappatura dell’ISS abbia ricevuto la diagnosi di questo disturbo.
Inoltre, il disturbo colpisce prevalentemente nella prima età adulta (ma può manifestare a qualsiasi età), ed è generalmente più comune nelle donne che negli uomini.
Infine, le persone in sovrappeso ed obese hanno un rischio maggiore di soffrire di disturbo da alimentazione incontrollata, specialmente tra coloro che iniziano programmi per la perdita di peso, con una tendenza che cresce con il grado di obesità.
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In collaborazione con pazienti.it
Fonti
https://www.auxologico.it/malattia/disturbo-alimentazione-incontrollata-binge-eating-disorder
https://www.mayoclinic.org/diseases-conditions/binge-eating-disorder/symptoms-causes/syc-20353627
https://www.healthline.com/health/eating-disorders/binge-eating-disorder-statistics#Symptoms
https://www.aosp.bo.it/it/content/disturbo-da-alimentazione-incontrollata-binge-eating-disorder
https://www.epicentro.iss.it/coronavirus/sars-cov-2-dipendenze-disturbi-alimentazione
https://www.iss.it/web/guest/primo-piano/-/asset_publisher/3f4alMwzN1Z7/content/id/6778881
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