Le pensioni di domani non saranno come quelle di oggi, né tanto meno come quelle di ieri.
Le riforme del sistema previdenziale degli ultimi anni, prima fra tutte il passaggio dal sistema retributivo a quello contributivo, hanno man mano ridotto l’entità dell’assegno pensionistico.
La diminuzione attesa del tasso di sostituzione (il rapporto tra l’importo del primo assegno pensionistico e l’ultimo reddito percepito) dei lavoratori pone di fronte al rischio concreto di ritrovarsi domani con anziani poveri, percettori di pensioni molto basse.
La previdenza complementare può fornire un aiuto, consentendo di integrare la pensione pubblica e di innalzare di alcuni punti percentuali il valore del proprio tasso di sostituzione atteso.
È importante comprendere che prima si aderisce ad un fondo pensione, maggiore sarà la somma risparmiata nella propria posizione individuale.
In questo senso è bene sapere che, in molti casi, il fondo pensione a cui si è iscritti consente di far aderire anche un figlio o altri familiari fiscalmente a carico.
Chi sono i familiari fiscalmente a carico?
Secondo quanto si legge sul sito dell’Agenzia delle entrate, è considerato familiare fiscalmente a carico:
- il coniuge non separato
- i figli naturali o adottivi
Sono considerati a carico anche altri familiari a patto che convivano con l’iscritto al fondo pensione o ricevano da questo un assegno alimentare non risultante da provvedimenti giudiziari. Nello specifico sono:
- il coniuge anche separato
- i discendenti dei figli (nipoti)
- generi, nuore
- suoceri, suocere
- fratelli, sorelle
- nonni, nonne
Il limite di reddito per essere considerato fiscalmente a carico è uguale o inferiore a 2.840,51 euro, al lordo degli oneri deducibili.
Per i figli con età non superiore a 24 anni il limite di reddito è aumentato a 4.000 euro, al lordo degli oneri deducibili.
Quali vantaggi derivano dall’adesione al fondo pensione di un fiscalmente a carico?
Prima si aderisce ad un fondo pensione maggiori saranno i vantaggi che si potranno godere da questo strumento di risparmio grazie all’anzianità contributiva. In particolare, i benefici riguardano i seguenti elementi:
Riduzione progressiva dell’aliquota fiscale
Dal 16esimo anno di iscrizione l’aliquota del 15% prevista per le anticipazioni per spese sanitarie, per il riscatto per disoccupazione e invalidità, per le prestazioni pensionistiche e la RITA si riducono di 0,3% ogni anno fino ad arrivare all’aliquota minima del 9%.
Accesso alle anticipazioni
Nel caso di adesione di un minore, una volta maggiorenne, questo potrà accedere alle anticipazioni su quanto accumulato nel fondo pensione. Il fiscalmente a carico, così come l’iscritto può richiedere un’anticipazione dopo 8 anni di iscrizione: fino al 75% per comprare o ristrutturare casa, fino al 30% per altre esigenze oppure in qualsiasi momento fino al 75% per affrontare spese mediche.
Vantaggi fiscali
I contributi versati per un familiare fiscalmente a carico sono deducibili dal reddito dell’iscritto al fondo pensione fino ad un massimo di 5.164,57 euro. Questa soglia include sia i contributi che l’aderente versa per sé sia quelli a favore di un familiare a carico.
Come funziona l’adesione? La differenza tra adesione contestuale e successiva
Importante ricordare che la posizione presso il fondo pensione di un fiscalmente a carico rimane autonoma rispetto a quella dell’aderente, per cui sarà mantenuta nonostante l’eventuale uscita dal fondo da parte dell’aderente principale. Per quanto riguarda l’adesione del fiscalmente a carico, questa può essere contestuale a quella dell’aderente, ma può avvenire anche in un secondo momento. Se il soggetto non è più a carico ha davanti a sé due strade:
- rimane iscritto nel fondo, scegliendo di: proseguire la contribuzione a proprio carico oppure interrompendo i versamenti
- trasferire la propria posizione ad un altro fondo pensione.
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