Siamo stati chiusi in casa per mesi, abbiamo avuto paura di compiere anche le più semplici azioni quotidiane: gli ambulatori medici, gli ospedali, i pronto soccorso, tutti quei luoghi dove prima andavamo a curarci, si sono trasformati in zone ad alto rischio di contagio. Oggi che stiamo tornando alla normalità, cosa abbiamo imparato dalle restrizioni imposte dal Governo per contenere la pandemia di Covid-19? Innanzitutto che non esiste solo un modo di fare medicina, ne esistono molti: la tecnologica è accorsa in aiuto di medici e pazienti dapprima con l’invio telematico delle ricette elettroniche e poi con la telemedicina. Dalla fine dello scorso anno, infatti, il Ministero della Salute ha inserito nel Sistema Sanitario Nazionale alcune prestazioni di telemedicina per adeguarlo alla situazione straordinaria che stavamo vivendo: dalle prestazioni sanitarie destinate al paziente come la televisita, che permette a medico e paziente di interagire a distanza in tempo reale, scambiandosi informazioni su dati clinici, referti medici e terapie di controllo; alle attività di interazione tra professionisti come il teleconsulto e la teleconsulenza, che permettono di condividere scelte mediche rispetto a un paziente, o la telerefertazione che permette al professionista di redigere e inviare il referto di un esame al quale ha sottoposto un paziente senza essere fisicamente nel luogo di esecuzione dello stesso. Insomma, anche se la telemedicina non si sostituirà mai al rapporto diretto faccia a faccia tra medico e paziente, necessario per esempio, nella fase di diagnosi e in tutte quelle visite che necessitano il contatto con il malato, possiamo veramente considerarla come una versione 2.0 della medicina tradizionale.
Quando si parla di medicina però non si parla solo di cura ma anche di ricerca e prevenzione. Per prevenire una malattia bisogna innanzitutto conoscerla e, anche in questo caso, la tecnologia ci viene in aiuto. Internet ci permette di accedere a una quantità pressoché infinita di informazioni. Possiamo trovare interviste di luminari che parlano delle ultime ricerche in campo medico, trovare video tutorial che ci insegnano le mosse di primo soccorso ma manca sempre qualcosa: l’interazione, lo scambio di opinioni tra medici e pazienti, la possibilità di diventare protagonista e non solo uditore. È in quest’ottica che, durante la pandemia di Covid-19, arrivano i Webinar. Con questo neologismo,nato dalla crasi dei due termini inglesi “web” e “seminar”, non si indica nient’altro che un seminario online, solitamente gratuito, che si può seguire in diretta interagendo e discutendo con i relatori. La caratteristica principale dei webinar è appunto l’interattività e la capacità di discutere, inviare e ricevere informazioni in tempo reale, grazie alla possibilità di condividere lo schermo, di intervenire con domande in chat e creare vere lavagne virtuali dove spiegare concetti e prendere appunti.
Anche se i webinar esistono già dal 2007, si sono affermati in Italia solo durante i mesi caratterizzati dalle misure di distanziamento sociale scattate durante la pandemia di Covid-19. La possibilità di svolgere eventi in diretta ma “in assenza”, ovvero senza doversi riunire in un luogo fisico ma potendo rimanere ognuno nelle proprie abitazioni, seduti davanti a un computer, connessi con il mondo ma al sicuro dal pericolo di contagio, ha spinto anche AXA Italia ad adottare questo tipo di comunicazione. AXA Italia, lo scorso aprile, ha infatti dato il via agli AXA Health Talk, un ciclo di incontri virtuali dedicati al tema della salute e prevenzione con medici specialisti. Grazie a questa iniziativa, AXA Italia ha potuto garantire alla propria clientela un accesso a una consulenza d’eccellenza grazie all’interazione live nella sessione dedicate alle domande. Tanti i temi affrontati: dalla salute delle donne ai malesseri più comuni che possono però diventare campanelli di allarme di patologie più importanti. Fil rouge di tutti questi incontri, il tema della prevenzione. AXA Italia è infatti convinta che la protezione della salute passi attraverso la prevenzione e l’informazione, Ed è per questo che, proprio nel mese per eccellenza dedicato alla prevenzione, AXA Italia ha deciso di rendere i suoi webinar accessibili a chiunque e non più solo prerogativa della propria clientela. Appuntamento quindi il 28 ottobre alle ore 17.00 con un nuovo Axa Health Talk dedicato ai dolori articolari, un disturbo molto comune, sintomo di diverse condizioni fisiche che possono andare dal semplice affaticamento a vere e proprie patologie. Vedremo quali sono le possibili cause e i principali rimedi usati, insieme al Dott. Luigi Molino, Specialista in Medicina Fisica e Riabilitazione – Direttore Sanitario IRR – Istituto delle Riabilitazioni RIBA S.p.A. di Torino, e con il Dott. Tommaso Bonanzinga, Medico chirurgo Specialista in Ortopedia e Traumatologia, Humanitas. Chiunque vorrà partecipare al webinar AXA Health Talk potrà farlo attraverso il portale salute e sui canali social di AXA Italia.
Fonti:
https://www.google.com/url?sa=t&rct=j&q=&esrc=s&source=web&cd=&ved=2ahUKEwiY2p6rkczzAhVehf0HHY9WDzQQFnoECA0QAQ&url=https%3A%2F%2Fwww.salute.gov.it%2Fimgs%2FC_17_pubblicazioni_2129_allegato.pdf&usg=AOvVaw3-CX9Xzqlnv0cPTbi4D_xW (qui potete scaricare pdf del ministero salute)
http://www.quotidianosanita.it/governo-e-parlamento/articolo.php?articolo_id=90913
https://accademiadellacrusca.it/it/parole-nuove/webinar/18474
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