Ultimamente, qui su Previsionari, riceviamo molti commenti di lettori che chiedono informazioni su quando potranno andare in pensione. La maggior parte sono uomini e donne nati negli anni ‘50 che vedono, di colpo, allungarsi i tempi di attesa per la “sospirata” pensione.
L’allungamento del periodo di permanenza al lavoro è proprio il principale effetto della Riforma Fornero. Mentre fino al 2011 si poteva andare in pensione con i vecchi requisiti, intorno ai 60 anni, dal 2012 i tempi si allungano di molto, soprattutto per chi non ha i requisiti per accedere alla pensione anticipata (almeno 42 anni di contributi).
I dati parlano chiaro.
Nel 2013 c’è stato un meno 43% di lavoratori andati in pensione rispetto al 2012.
Sono state liquidate 649.621 nuove pensioni rispetto ai 1.146.340 di nuovi assegni liquidati nel 2012.
È quanto emerge dal confronto tra il bilancio preventivo Inps per il 2014 (nel quale sono contenuti i dati 2013 assestati che risentono della riforma Fornero) e il bilancio sociale dell’Istituto per il 2012. A fronte di 649.621 nuovi assegni liquidati nel 2013, secondo il bilancio di previsione per il 2014 a breve all’esame del Civ Inps – sono state rinviate 742.195 pensioni.
Per fare un po’ di chiarezza, in attesa che l’INPS rilasci la Busta arancione, si possono usare i numerosi motori di calcolo presenti on-line che fanno una proiezione di quando e con quale ammontare si potrà andare in pensione.
In ogni caso, per avere informazioni precise e una proiezione basata sui dati effettivamente registrati all’INPS, l’unica soluzione è rivolgere la fatidica domanda “Quando potrò andare in pensione?” direttamente ad una delle loro sedi, che si possono trovare cliccando qui.