Definizione semplice
Sono gli Enti previdenziali privati e privatizzati cui fanno riferimento i liberi professionisti.
Tali enti si occupano principalmente di riscuotere e gestire i contributi dei propri iscritti e, al raggiungimento dei requisiti previsti (ogni Cassa ha le proprie regole), corrispondere agli stessi la pensione.
Le Casse possono erogare anche prestazioni diverse finalizzate a sostenere il reddito dei loro iscritti (assegni familiari, assegni di disoccupazione, assegni comunali per la maternità e così via) e prestazioni di natura prettamente assistenziale (copertura sanitaria degli iscritti e dei loro familiari).
I liberi professionisti iscritti agli albi/elenchi professionali sono obbligati ad iscriversi alla propria Cassa di riferimento, se presente, e a versare regolarmente i contributi previdenziali richiesti.
Chi svolge una professione non rappresentata da una Cassa autonoma è obbligato ad iscriversi alla Gestione Separata dell’Inps.
Le Casse di previdenza, pur essendo autonome e finanziate in toto dai propri iscritti, sono sottoposte alla vigilanza del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, del Ministero dell’Economia (del Ministero della Giustizia limitatamente a Cassa Forense e Cassa Notariato), della Corte dei Conti e della Covip.
Descrizione tecnica
Sono gli Enti previdenziali presso cui versano i loro contributi la quasi totalità dei liberi professionisti.
Tali Enti rappresentano una forma di “previdenza di categoria” riservata a soggetti che, per ragioni per lo più connesse alle caratteristiche dell’attività svolta, non rientrano tra i destinatari del regime generale di previdenza gestito dall’INPS.
L’attività principale delle Casse di Previdenza consiste nel riscuotere e amministrare i contributi dei propri iscritti e nel corrispondere agli stessi la pensione una volta raggiunti i requisiti previsti. Esse gestiscono autonomamente entrate (contributi) e uscite (prestazioni) in base a leggi specifiche che regolano i singoli regimi previdenziali (D.Lgs. 509/94 e D.Lgs. 103/96).
La Riforma Dini del 1995 (L. 335/95) ha previsto unicamente che gli ordinamenti delle Casse di Previdenza uniformassero la base pensionabile a quella dell’INPS e i requisiti per la pensione di anzianità a quelli di tutti gli altri lavoratori. E’ invece stata lasciata alle singole Casse la facoltà di adottare il sistema contributivo introdotto con la stessa Legge 335.
Il D.Lgs. 509/94 ha disposto la privatizzazione delle Casse di Previdenza esistenti a quella data e il D.Lgs. 103/96 ha invece stabilito la creazione di nuovi Enti previdenziali privati. Pertanto, ad oggi, tali soggetti sono persone giuridiche private, costituite sotto forma di associazione o fondazione, che svolgono funzioni pubbliche quali l’imposizione contributiva, la verifica dell’adempimento di tale obbligo e l’applicazione di eventuali sanzioni con imposizione tramite ruoli esattoriali.
Proprio in ragione della natura pubblica della loro funzione, l’attività Casse di Previdenza è soggetta all’approvazione dei Ministeri Vigilanti (Ministero del Lavoro, Ministero dell’Economia, Ministero della Giustizia limitatamente a Cassa Forense e Cassa Notariato). Inoltre, con il DL n. 98 del 6 Luglio 2011 è stato attribuito alla Covip il compito di vigilare sugli investimenti finanziari e sulla composizione del patrimonio delle Casse professionali di previdenza. E’ previsto altresì un controllo della Corte dei Conti sulla gestione dei singoli Enti.
Infine, con il DL 201/2011 (art. 24, comma 24) è stato richiesto alle Casse Previdenziali dei liberi professionisti di adottare misure volte ad assicurare l’equilibrio tra entrate contributive e spese per prestazioni pensionistiche lungo l’arco di 50 anni.
Le Casse di Previdenza possono erogare anche prestazioni diverse da quelle prettamente pensionistiche, finalizzate a sostenere il reddito dei loro iscritti (assegni familiari, assegni di disoccupazione, assegni comunali per la maternità e così via) e prestazioni di natura prettamente assistenziale (copertura sanitaria degli iscritti e dei loro familiari).
I liberi professionisti iscritti agli albi/elenchi professionali sono obbligati ad iscriversi alla propria Cassa di riferimento, se presente, e a versare regolarmente i contributi previdenziali richiesti.
Chi svolge una professione non rappresentata da una Cassa autonoma è obbligato ad iscriversi alla Gestione Separata dell’Inps.
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