Oggi ho ricevuto una telefonata da Francesco, un amico. Mi chiamava per annunciarmi la sua assunzione in un’ azienda privata. Una buona notizia in questo periodo di crisi…
Il contratto che ha firmato prevede un reddito annuo lordo di € 20.000 e con aumenti annui di circa il 2%.
Francesco, quindi, a 27 anni comincerà a versare i suoi primi contributi per la pensione.
Come ormai sapete, da gennaio 2013 è entrata completamente in vigore la riforma targata Monti-Fornero. Con questo post proviamo a confrontare come cambia la pensione di Francesco Ante e Post riforma.
Francesco avrà una pensione maggiore rispetto a prima: + 2.771 €.
Questo perché lavorerà per più anni e quindi verserà più soldi (+ 21.645 €).
L’aumento della pensione è sicuramente un dato positivo ma, confrontando il totale dei contributi versati da Francesco con il totale di quanto riceverà per le sue pensioni future (ipotizzate sulla sua aspettativa di vita media) subirà una penalizzazione di 18.689 €. In altre parole la differenza tra i contributi versati e la pensione ricevuta è maggiore rispetto a prima.
Ma il vero dato da prendere in considerazione è il tasso di sostituzione che aumenta del 5,30% ma rimane molto basso: 61,20%. [2] Vuol dire che Francesco, il giorno in cui andrà in pensione dovrà cambiare radicalmente lo stile di vita perché passerà da un reddito di circa 43.000 € a 26.000 €.
Sicuramente un dato su cui riflettere…
[1] 387.831 € – 250.845 € rispetto a 409.276 € – 253.801 € = il giovane versa + 18.689 € ;
[2] Chi va in pensione oggi, quindi con il sistema praticamente tutto retributivo, riesce ad avere un tasso di sostituzione intorno al 70% ;