Il lavoro oggi ci pone davanti a un tempo elevatissimo trascorso a utilizzare il PC: è possibile arrivare a trascorrere fino a 40 ore settimanali utilizzando il mouse, il touchpad e la tastiera. È così che può insorgere il dolore al polso che,in realtà, non si limita solo a quello: il dolore, infatti, si protrae fino al pollice, si riflette poi sull’avanbraccio e arriva al gomito.
Dolore al polso: quali sono le cause?
Specificatamente, chi soffre di questa problematica afferisce sensazione
di gonfiore intorno al posto, rigidità nel compiere i movimenti e affaticamento
nel prendere gli oggetti con la mano dominante.
Inoltre, gli episodi di dolori e fastidi non sono solo acuti, in quanto la
ripetitività di questi movimenti del polso porta a una cronicizzazione dell’infiammazione,
con conseguente sviluppo della ben nota sindrome del tunnel carpale, ma
anche dell’epicondilite (gomito del tennista) e, infine, delle tendinopatie.
Cosa fare?
Una soluzione c’è sempre: si possono, ad esempio, osservare delle abitudini che quotidianamente limitano il danno della tecnologia al polso, come utilizzare un mini-mouse e un tappetino con il supporto per il polso in gel, oppure utilizzare i nuovi mouse verticali, che favoriscono una posizione più naturale del polso e dell’avanbraccio.
Ovviamente, è necessario anche associare delle pause, che permettano ai muscoli del polso di non rimanere contratti per tante ore consecutive.
Se cambiare abitudini non bastasse, è importante intraprendere la terapia riabilitativa di tipo conservativo, che si effettua tramite cicli di fisiokinesiterapia.
Le strategie maggiormente utilizzate in questo ambito sono:
- Chinesiterapia con cicli di esercizi mirati alla distensione della catena muscolare trasversa superiore e a specifici muscoli estensori del carpo.
- Massoterapia effettuata con manovre che sono in grado di decontrarre i muscoli dell’avambraccio e di decomprimere i tessuti circostanti la zona infiammata.
Nei casi in cui si arriva all’impossibilità di muovere l’articolazione del polso a causa del dolore, come nelle tendiniti, vengono utilizzati i nastri, ovvero i Tape, per limitare il movimento direzionale della zona interessata o addirittura dei tutori per bloccarne completamente il movimento.
Durante questo percorso, il paziente deve essere accompagnato da un professionista del settore, quindi da un medico fisiatra e da un fisioterapista, che insieme intervengono nella valutazione del danno, nel suo monitoraggio e non ultimo definiscono una terapia.
È necessario in generale che i lavoratori, soprattutto quelli che lavorano essenzialmente al PC, siano consapevoli dei rischi del lavoro al videoterminale, e siano a loro volta formati sulle misure preventive da adottare.
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In collaborazione con pazienti.it
Fonti:
https://health.clevelandclinic.org/typing-troubles-how-to-avoid-wrist-pain/ –https://uhs.princeton.edu/health-resources/ergonomics-computer-use
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