Gli italiani prevedono pensioni insufficienti, ma non pianificano soluzioni.
L’Italia è un paese ricco di contraddizioni e anche sul tema previdenziale non ci smentiamo.
Secondo una recente ricerca sulla previdenza complementare di GfK Eurisko [1], alla domanda: “Sei preoccupato per la tua pensione?” ben l’80% degli italiani ha risposto: “si!”
Più precisamente l’82% degli intervistati ha detto di aspettarsi una pensione insufficiente rispetto alle proprie necessità.
Se però esaminiamo come gli italiani pensano di porvi rimedio notiamo che solo il 21% progetta di aderire ad un fondo pensione complementare. La maggioranza preferisce non scegliere, optando per soluzioni prive di pianificazione:
– il 28% non affronta il problema;
– il 38% ha elaborato soluzioni strettamente legate alle proprie capacità (professionali, patrimoniali) o a quelle della propria famiglia;
– il 18% dichiara che continuerà a lavorare o riprenderà a farlo;
– il 17% utilizzerà i risparmi o il patrimonio accumulato nel tempo;
– il 3% adeguerà il proprio tenore di vita alle diminuite risorse;
– il 2% chiederà il supporto della famiglia.
In sostanza, siamo molto preoccupati però non interveniamo per trovare una soluzione. È il classico caso di una previsione negativa che si auto avvera proprio a causa delle nostre azioni o, in questo caso, non azioni.
Una vera e propria contraddizione.
Gli italiani, in mancanza di riferimenti, navigano a vista nel nuovo scenario previdenziale.
Laddove sarebbe indispensabile capacità di progettazione e strategia, troviamo troppo spesso disinformazione, improvvisazione e a volte, purtroppo, anche rassegnazione.
E’ il momento di un cambio di passo. Deve svilupparsi una cultura previdenziale basata sulle scelte individuali di ognuno di noi, sulla capacità di scegliere e pianificare il proprio futuro, senza lasciare spazio al caso.
Solo così riusciremo a smentire la previsione…
[1] Studio molto ampio (rappresentativo di 15,8 milioni di nuclei familiari).