Il colesterolo LDL è una lipoproteina a bassa densità. In grandi quantità, può risultare pericoloso per l’organismo umano in quanto facilita la formazione di placche che diminuiscono il flusso sanguigno nelle arterie e l’insorgenza di patologie cardiovascolari. Viene anche comunemente definito colesterolo “cattivo” per distinguerlo dal colesterolo HDL, una lipoproteina ad alta densità che, al contrario si rivela molto utile, poiché trasporta il colesterolo in eccesso per permettere che venga eliminato dall’organismo.
In presenza di valori di colesterolo LDL elevati si verifica l’ipercolesterolemia, uno squilibrio metabolico che può provocare nel tempo numerosi disturbi e patologie correlate.
Dei valori del colesterolo LDL troppo bassi, invece, in genere non sono preoccupanti anche se in taluni casi potrebbero essere sintomo di ipertiroidismo o di un’infezione in corso.
Se un tempo, ai fini diagnostici, si prestava maggiormente attenzione ai valori del colesterolo totale, oggi, grazie ai passi avanti della medicina, nello studio del grado di rischio cardiovascolare di un paziente, ci si focalizza con più attenzione sui valori del colesterolo LDL e HDL.
Valori normali del colesterolo LDL
I valori del colesterolo LDL vanno monitorati regolarmente per poter intervenire tempestivamente in caso di alterazioni rilevanti. In pazienti in buona salute e in assenza quindi di altre patologie, è considerato “normale” un valore inferiore a 130mg/dl.
In presenza di alto rischio cardiovascolare, è considerato un valore ottimale il colesterolo LDL inferiore a 70mg/dl, mentre in caso di medio rischio cardiovascolare è sufficiente che il colesterolo LDL sia inferiore a 100mg/dl.
Quando il colesterolo LDL supera il valore medio considerato buono per le persone sane, ci si trova di fronte a un’alterazione che viene classificata in base alla gravità:
- Tra 130mg/dl e 159mg/dl: valori alterati;
- Tra 160mg/dl e 199mg/dl: valori elevati;
- Superiore a 190mg/dl: valori molto elevati.
Per poter valutare i livelli del proprio colesterolo basta un esame del sangue che evidenzi sia il colesterolo LDL che quello HDL e naturalmente anche i valori del colesterolo totale che per essere definiti “in norma” devono essere inferiori a 200mg/dl.
In assenza di problemi specifici può essere utile monitorare i propri livelli di colesterolo annualmente durante gli esami di routine. In caso ci siano importanti fattori di rischio o sospetti di patologie in corso, il medico potrebbe prescrivere degli esami con una cadenza più breve.
Colesterolo LDL alto: quando preoccuparsi
Valori elevati di colesterolo LDL sono un campanello di allarme.
È bene sapere, infatti, che a lungo andare questa lipoproteina a bassa densità ostruisce le arterie e può aumentare in maniera graduale il rischio cardiovascolare della persona. Un eccesso di colesterolo cattivo aumenta la possibilità di patologie di grande rilevanza come ad esempio:
- Aterosclerosi;
- Angina Pectoris;
- Infarto del miocardio.
Il rischio cardiovascolare di ciascun individuo dipende da una somma di fattori, oltre al colesterolo determinano questi valori una serie di variabili come:
- Sesso;
- Età;
- Stile di vita;
- Alimentazione;
- Altri parametri clinici;
- Fattori genetici.
Non è possibile comprendere quindi, dal solo valore del colesterolo LDL quando questo possa iniziare concretamente ad aumentare il rischio cardiovascolare della persona, proprio perché ci sono diversi fattori che possono concorrere a ridurlo o ad amplificarlo.
Per quanto riguarda gli altri fattori che concorrono al rischio vascolare è fondamentale considerare che alcuni non sono modificabili (pensiamo ad esempio ai fattori genetici o alla presenza di patologie pregresse) mentre altri fattori esterni che riguardano lo stile di vita lo sono (fumo, alcol, vita sedentaria, alimentazione sbagliata, ecc). Prendere atto di avere dei valori di colesterolo LDL elevati è quindi il primo passo per correre ai ripari.
Come abbassare il colesterolo
Se gli esami del sangue hanno rilevato dei livelli di colesterolo LDL elevati sarà bene prima di tutto chiedere consiglio a uno specialista per comprendere come abbassare questi valori. Accanto a una modifica dello stile di vita e delle abitudini del paziente, spesso si rivela necessaria una terapia farmacologica che permette di ridurre il rischio cardiovascolare. Anche in presenza di fattori ereditari, un cambio del proprio stile di vita è sempre una scelta saggia, in grado di influire significativamente sui valori del colesterolo.
Per quanto riguarda l’alimentazione, è importante assumere alcuni alimenti che favoriscano la funzionalità delle arterie. Ecco i cibi che non dovrebbero mancare mai in un’alimentazione sana e bilanciata, amica della circolazione sanguigna:
- Verdure;
- Mele;
- Kiwi;
- Uva;
- Arance;
- Mirtilli;
- Frutta secca;
- Latte scremato;
- Olio di oliva;
- Cereali integrali;
- Carni bianche;
- Pesce azzurro.
In caso di sovrappeso o di obesità occorre scegliere una dieta ipocalorica e povera di grassi, cercando di evitare cibi come ad esempio:
- Insaccati;
- Tuorlo d’uovo;
- Frattaglie;
- Frutti di mare;
- Carni conservate;
- Prodotti pronti;
- Alcol.
Oltre all’alimentazione è importante adottare uno stile di vita sano, eliminando il fumo, riducendo al minimo il consumo di alcolici e praticando con costanza un po’ di attività motoria almeno due o tre volte alla settimana.
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Fonti
https://www.santagostino.it/it/santagostinopedia/colesterolo-ldl