X, Y, Z: non è facile districarsi nell’alfabeto delle generazioni.
Ormai quotidianamente leggiamo articoli, spesso in contraddizione tra loro, sui guai della Generazione X, sulle aspettative della Generazione Y o sul futuro della Generazione Z.
Abbiamo deciso quindi di addentrarci tra le pile di ricerche che trattano il tema per capire qual è la verità su queste generazioni, fornendo inoltre qualche utile dato su come tutti i nati post Baby Boomers, affrontano le questioni economiche e finanziarie.
Generazione X – nati dal 1965 al 1979
Molte delle loro aspettative di vita, reddito e carriera sono state adombrate dai successi della generazione che li ha preceduti: i Baby Boomers. Inoltre, si sono trovati nella posizione più vulnerabile quando la crisi economica è arrivata ed in media hanno perso in media il 45% della loro ricchezza.
Attualmente è la generazione che affronta con più difficoltà il ciclo di recessione economica perché in maggioranza sono sposati con almeno due figli e posseggono case costose. Uno stile di vita che richiede come minimo entrambi i genitori lavoratori.
In America, per sostenere le loro necessità economiche, si stanno indebitando sempre più. Tra carte di credito, mutui e prestiti studenteschi, hanno in media 142.000 $ di debito.
Il 60% in più del debito dei Baby boombers.
Nel pieno di una burrasca finanziaria, sfortunatamente, stanno dando poca attenzione ai loro piani pensionistici, e il fatto che la crisi li abbia colpiti proprio negli anni in cui si supponeva dovessero guadagnare di più di certo non li ha aiutati.
Più della metà risparmia meno del 10% del reddito per la vecchiaia e sono tendenzialmente avversi al rischio finanziario: 4 su 10 ha meno del 50% investito in titoli obbligazionari.
La Generazione X è disperatamente alla ricerca di aumenti di carriera per poter guadagnare di più e quindi risparmiare di più.
Fortunatamente, i più anziani tra di loro sono proprio nella posizione giusta per prendere il posto dei Baby Boomers, ormai prossimi alla pensione.
Generazione Y – nati dal 1980 al 1994
Meglio conosciuti come “Millennials”, sono la generazione più popolosa dopo i Baby Boomers ma diversamente dai Boomers hanno molte difficoltà nel definire il loro percorso lavorativo e finanziario.
I Millennials sono cresciuti in un periodo di prosperità ma nella fase di transizione verso l’età adulta hanno assistito all’arrivo della crisi economica. Durante i loro anni di formazione, sono stati spettatori del repentino cambio di ciclo economico. Sono stati esposti alle recenti difficoltà economiche ma sono cresciuti con alte aspettative, su tutto.
Connessi 24 ore al giorno 7 giorni su 7, i Millennials sono più istruiti e tecnologicamente alfabetizzati rispetto alle altre generazioni, ma ne condividono gli stessi obiettivi di vita: matrimonio, figli, casa… e fare tanti soldi.
4 su 10 Millennials si sentono schiacciati dai loro debiti e sono preoccupati di non riuscire a sostenere le spese quotidiane.
Alla base dei loro problemi economici c’è la difficoltà nel trovare lavoro, e i tassi di disoccupazione giovanile ne sono una conferma. Come conseguenza, le carriere vengono ritardate, rendendoli una generazione “in falsa partenza”, perché ritardano l’acquisto della prima casa, la creazione di un propria famiglia con i figli e anche il matrimonio.
Nonostante questi ostacoli, resta una generazione “affamata” con molta determinazione nel rendere il proprio lavoro e la propria vita in linea con ciò che reputano di valore e significativo.
Nel mondo del lavoro, più che uno stipendio più alto, vogliono fare la differenza.
Generazione Z – nati dal 1995 in poi
Numerose ricerche ci dicono che i giovani di questa generazione amano rappresentarsi come creativi, open-minded, intelligenti ed innovativi, riflettendo il fatto che le loro vite sono state influenzate da altissimi livelli di tecnologia fin da piccoli.
Hanno visto e vedono ancora i loro genitori e nonni fare i conti con i problemi economici legati alla crisi finanziaria e non ci sorprende scoprire che l’82% dei liceali indichi nella sostenibilità economica e finanziaria un proprio obiettivo di vita. Se compariamo il dato con il 42% ottenuto nel 1966 dai liceali Baby Boomers, ci rendiamo conto di come siamo cambiate le priorità in questa fascia di età.
Una recente ricerca ha scoperto un dato interessante sulla generazione X: bramano di avere una la casa di proprietà. Più del 50% sarebbe disposto a staccarsi dai social media per un anno intero in cambio della possibilità di comprare una casa.
La loro speciale attenzione verso la sostenibilità economica viene confermata da questo dato: circa il 90% afferma che se dovessero improvvisamente ricevere 500$ ne risparmierebbero almeno una parte e uno su tre li investirebbe in un piano di risparmio.
Sono convinti che l’età giusta per iniziare a risparmiare sia 27 anni, ma solo il 17% pensa che investire nel mercato obbligazionario sia la via giusta per costruirsi un buon gruzzolo, mentre il 47% pensa che un piano di risparmio sia la soluzione migliore.
In conclusione, possiamo dire che la crisi economica ha avuto degli effetti importanti su tutte e tre le generazioni, lasciando aperte molte sfide dal punto di vista della sostenibilità economica.
La capacità di attrezzarsi economicamente per poter affrontare il futuro è sempre più una comune necessità delle moderne generazioni, siano esse X, Y oppure Z.