Con il cambio di stagione, spesso, si sente la necessità di dormire di più o, al contrario, si possono avere problemi di insonnia. I meteoropatici, gli anziani, le donne in menopausa e le persone fragili risentono di più dei cambiamenti climatici e dell’ora legale.
Uno dei disturbi più frequenti nel cambio di stagione primaverile è uno strano senso di stanchezza e affaticamento, debolezza, umore instabile, sonnolenza, difficoltà di concentrazione e mal di testa già di prima mattina.
Perché in primavera ci si sente più stanchi?
In primavera, ma spesso anche in autunno, è abbastanza normale provare questi disturbi, anche perché le allergie di stagione abbassano le difese immunitarie.
Le influenze, la tosse e i raffreddori tipici dei cambi di stagione, provocando insonnia, acuiscono anche la sonnolenza di giorno.
D’estate, invece, è il caldo soffocante a privare di forza l’organismo, per il conseguente calo energetico e vitaminico. Il sudore in eccesso può disidratare e aumentare la stanchezza a causa della perdita di Sali minerali.
Come prevenire la stanchezza primaverile
Per prevenire e contrastare questi effetti è utile apportare delle modifiche al proprio stile di vita. È spesso consigliata la dieta mediterranea: leggera, digeribile, ricca di acqua, vitamine e minerali, povera di grassi e di zuccheri.
Quindi, molta frutta, ortaggi, verdure, pesce azzurro (che contiene Omega 3), tisane depurative, frullati di frutta fresca e due spuntini uno a metà mattina, uno al pomeriggio, per diminuire il senso di fame a pranzo.
In generale, la dieta mediterranea è un regime alimentare che si basa sul consumo di:
- cereali integrali;
- semi;
- frutta fresca locale di stagione;
- verdura a foglia verde;
- ortaggi;
- legumi;
- olio di oliva;
- frutta secca;
- formaggi e yogurt in quantità moderata;
- poca carne rossa;
- pochissimi grassi animali e zuccheri, soprattutto quelli raffinati;
- consumo moderato di noci, pollo, pesce, latticini, vino rosso.
I cereali integrali assicurano benessere all’organismo, in quanto le fibre alimentano la flora batterica intestinale.
Inoltre, l’indice glicemico degli amidi è relativamente inferiore e, quindi, con il loro consumo diminuisce anche il rischio di un rialzo glicemico.
Anche un regolare riposo può contribuire a prevenire gli effetti indesiderati del cambio di stagione, soprattutto la sonnolenza, l’irritabilità e la mancanza di concentrazione.
Ecco alcune possibili buone abitudini:
- riposare almeno 7-8 ore a notte;
- alternare momenti di pausa-relax al lavoro;
- controllare l’ansia e lo stress;
- fare una leggera attività fisica;
- esporsi alla luce;
- non eccedere con tè, caffè e alcolici;
- bere 2 litri di acqua al giorno;
- non usare tablet e computer poco prima di andare a letto;
- addormentarsi e svegliarsi più o meno alla stessa ora.
L’attività fisica di prima mattina, soprattutto all’aperto, aumenta la produzione di serotonina e libera le endorfine. Esporsi al sole regolarizza la produzione di melatonina e vitamina D.
Stanchezza primaverile: cosa fare per combatterla?
Se non si riesce a dormire a sufficienza, può risentirne l’ipotalamo, che controlla la serotonina, un ormone utile contro la depressione.
Le vitamine A, E e C sono importanti, grazie alla loro azione antiossidante. Bassi livelli di magnesio e potassio possono procurare un forte senso di affaticamento.
La maggiore sudorazione fa perdere sali minerali e acqua. Ecco perché gli integratori a base di aminoacidi, uniti a vitamine e sali minerali o a creatina, carnitina, glutatione e i preparati multivitaminici, possono apportare dei miglioramenti, ma vanno sempre prescritti da uno specialista, per prevenire effetti indesiderati.
Allo stesso modo, anche i prodotti naturali, come ginseng, pappa reale, miele, lecitina di soja, olio germi di grano, guaranà, polline d’api, propoli, miele, possono rivelarsi utili per combattere la stanchezza di stagione ma andrebbero sempre assunti con moderazione e dietro parere medico.
Ci sono anche alimenti da inserire nella dieta quotidiana che alzano i valori della serotonina, come ad esempio:
- cioccolato fondente
- frutta secca
- pappa reale.
Esistono alcuni casi in cui la stanchezza può essere collegata anche a delle patologie, quali:
- l’ipertiroidismo e l’ipotiroidismo;
- il diabete e l’ipoglicemia;
- la pressione bassa o ipotensione;
- l’anemia;
- la sindrome da fatica cronica;
- l’insufficienza renale.
Proprio per questo motivo, nel caso si riscontrasse qualche campanello d’allarme, è sempre buona cosa rivolgersi al medico o al parere di un esperto per combattere efficacemente i sintomi della stanchezza primaverile.
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Fonti
https://www.humanitas-care.it/news/perche-in-primavera-ci-sentiamo-stanchi/https://www.pazienti.it/news-di-salute/astenia-da-primavera-come-combattere-la-stanchezza-24042018