La tiroide è un’importante ghiandola endocrina che produce e rilascia alcuni ormoni (tiroxina e triiodotironina): il suo compito principale è quello di controllare il metabolismo, ovvero il modo in cui il corpo utilizza l’energia.
A volte, la tiroide non funziona correttamente per via di alcune condizioni che, però, sono comuni e curabili – ma, soprattutto, si possono diagnosticare in tempo attraverso alcuni esami (non sempre così invasivi come si potrebbe sospettare).
Vediamo quelli più importanti.
Quali sono gli esami da fare per controllare la tiroide?
Gli operatori sanitari utilizzano i test della tiroide per verificare il suo funzionamento e per trovare la causa di problemi come ipertiroidismo o ipotiroidismo.
Il test di prima linea per verificare la salute della tiroide è un esame del sangue che misura i livelli dell’ormone stimolante la tiroide (TSH): è un test di screening sia per l’ipotiroidismo che per l’ipertiroidismo.
In generale, il range normale per un esame del sangue per il TSH è compreso tra 0,5 e 5,0 mIU/L (milli-unità internazionali per litro). Tuttavia, questo può variare da laboratorio a laboratorio e dipende da alcuni fattori, come la gravidanza e l’età.
Il medico può anche controllare i livelli di T4, T3 (ormoni tiroidei) e anticorpi tiroidei nel sangue: Vediamo in cosa consistono:
- esame del TSH: il TSH è un ormone prodotto nella ghiandola pituitaria che dice alla tiroide quanto T4 e T3 produrre. Un livello elevato di TSH, molto spesso, significa che si soffre di ipotiroidismo o di una tiroide ipoattiva. Ciò significa che la tiroide non produce abbastanza ormone e, di conseguenza, l’ipofisi continua a produrre e rilasciare TSH nel sangue. Un basso livello di TSH, invece, può indicare che si soffre di ipertiroidismo o di una tiroide iperattiva (ovvero eccessiva produzione di ormoni), quindi l’ipofisi smette di produrre e rilasciare TSH nel sangue. Se i risultati del test TSH non sono normali, sarà necessario almeno un altro test per individuare la causa del problema;
- test T4: un livello elevato di T4 nel sangue può significare che si soffre di ipertiroidismo, mentre un basso livello può indicare che si soffre di ipotiroidismo. In alcuni casi, livelli di T4 alti o bassi potrebbero non significare che ci sono problemi alla tiroide (ad esempio, se si è incinta i livelli di ormone tiroideo saranno più alti). Malattie gravi o l’uso di corticosteroidi (medicinali per il trattamento dell’asma, dell’artrite, delle malattie della pelle e di altri problemi di salute) possono abbassare i livelli di T4;
- T3: se il medico ritiene che si potrebbe soffrire di ipertiroidismo, anche se il livello di T4 è normale, potrebbe effettuare il test T3 per confermare la diagnosi. A volte, il T4 è normale, ma il T3 è alto, quindi misurare sia i livelli di T4 che quelli di T3 può essere utile nella diagnosi dell’ipertiroidismo;
- test degli anticorpi tiroidei: la misurazione dei livelli di anticorpi tiroidei può aiutare a diagnosticare una malattia autoimmune della tiroide come la malattia di Graves (la causa più comune di ipertiroidismo) e la malattia di Hashimoto (la causa più comune di ipotiroidismo). Gli anticorpi tiroidei vengono prodotti quando il sistema immunitario attacca per errore la ghiandola tiroidea. Il medico può prescrivere il test degli anticorpi tiroidei se i risultati di altri esami del sangue suggeriscono la presenza di una malattia della tiroide.
Per questi test, un operatore sanitario preleverà il sangue dal braccio e lo invierà a un laboratorio per le varie analisi.
Se i risultati del test saranno anomali, il medico potrebbe suggerire di sottoporsi a un test di imaging come:
- ultrasuoni: l’ecografia della tiroide viene spesso utilizzata per cercare i noduli tiroidei. Gli ultrasuoni possono aiutare il medico a stabilire se questi hanno maggiori probabilità di essere cancerosi. Questo test dura solitamente circa 30 minuti;
- scansione della tiroide: è utile per esaminare le dimensioni, la forma e la posizione della ghiandola tiroidea. Questo test utilizza una piccola quantità di iodio radioattivo per aiutare a trovare la causa dell’ipertiroidismo e verificare la presenza di noduli tiroidei. Potrebbe essere richiesto di evitare cibi ricchi di iodio, come alghe o medicinali contenenti iodio per una settimana prima del test. Per la scansione, un tecnico inietterà una piccola quantità di iodio radioattivo nella vena. La scansione avviene 30 minuti dopo l’iniezione (e dura mezz’ora), in modo che la tiroide abbia abbastanza tempo per assorbirla. Lo iodio radioattivo che si manifesta su tutta la tiroide potrebbe significare che si è affetti dalla malattia di Graves. Anche se per una scansione della tiroide è necessaria solo una piccola quantità di radiazioni e si ritiene che sia sicura, non ci si dovrebbe sottoporre a questo test se si è incinta o si sta allattando;
- test di assorbimento dello iodio radioattivo: un test di captazione dello iodio radioattivo, chiamato anche test di captazione della tiroide, può aiutare a controllare la funzione tiroidea e a trovare la causa dell’ipertiroidismo. Il medico potrebbe chiedere di evitare cibi ricchi di iodio, come alghe, o medicinali contenenti iodio per una settimana prima del test, che dura pochi minuti. Se la tiroide raccoglie una grande quantità di iodio radioattivo, si potrebbe soffrire della malattia di Graves o uno o più noduli che producono troppo ormone tiroideo. Anche se il test utilizza una piccola quantità di radiazioni ed è ritenuto sicuro, non ci si dovrebbe sottoporre all’esame se si è incinta o si sta allattando;
- biopsia con ago sottile: per vedere se il nodulo è canceroso o non canceroso, un radiologo, appositamente formato, inserirà un ago attraverso la pelle e utilizzerà gli ultrasuoni per guidare l’ago verso il nodulo. Piccoli campioni di tessuto del nodulo verranno inviati a un laboratorio per i test. Questa procedura richiede solitamente meno di 30 minuti.
Quali possono essere le patologie a carico della tiroide?
Esistono diversi tipi di malattie che colpiscono la tiroide. Le donne hanno circa da cinque a otto volte più probabilità di ricevere una diagnosi di patologia tiroidea rispetto agli uomini.
Le malattie della tiroide si dividono in due tipologie:
- primarie: la malattia ha origine nella ghiandola tiroidea (ad esempio, un nodulo sulla tiroide che rilascia quantità eccessive di ormoni tiroidei);
- secondarie: la malattia ha origine nella ghiandola tiroidea (ad esempio, un tumore nella ghiandola pituitaria che rilascia quantità eccessive di ormone stimolante la tiroide (TSH), che quindi stimola la tiroide a produrre ormoni tiroidei in eccesso).
Le quattro condizioni principali che colpiscono la tiroide includono:
- ipotiroidismo (tiroide ipoattiva): si verifica quando la tiroide non produce e rilascia abbastanza ormoni tiroidei. Ciò fa sì che alcuni aspetti del metabolismo rallentino. Le cause dell’ipotiroidismo includono: malattia di Hashimoto (una malattia autoimmune), tiroidite (infiammazione della tiroide), carenza di iodio, una ghiandola tiroidea non funzionante (quando la tiroide non funziona correttamente dalla nascita), trattamento eccessivo dell’ipertiroidismo attraverso i farmaci, rimozione della ghiandola tiroidea;
- ipertiroidismo (tiroide iperattiva): si verifica quando la tiroide produce e rilascia più ormoni tiroidei di quelli di cui il corpo ha bisogno. Questo fa sì che alcuni aspetti del metabolismo accelerino. Le cause dell’ipertiroidismo includono: morbo di Graves (una condizione autoimmune), noduli tiroidei, tiroidite, tiroidite postpartum (infiammazione della tiroide che si verifica dopo il parto), eccesso di iodio nel sangue dovuto alla dieta e/o ai farmaci, trattamento eccessivo dell’ipotiroidismo attraverso i farmaci, tumore benigno (non canceroso) nella ghiandola pituitaria;
- gozzo (tiroide ingrossata): è un ingrossamento della ghiandola tiroidea. I gozzi sono relativamente comuni e hanno cause diverse, a seconda del tipo: i gozzi semplici si sviluppano quando la ghiandola tiroidea non produce abbastanza ormoni per soddisfare i bisogni del corpo. La ghiandola tiroidea cerca di compensare la carenza ingrandendosi. I gozzi endemici appaiono in persone che non assumono abbastanza iodio nella loro dieta (lo iodio è necessario per produrre l’ormone tiroideo). I gozzi sporadici, nella maggior parte dei casi, non hanno una causa nota. In alcuni casi, alcuni farmaci, come il litio, possono provocarli.
- cancro alla tiroide: inizia nei tessuti tiroidei ed è classificato in base al tipo di cellule da cui cresce. I trattamenti per la maggior parte dei tumori della tiroide hanno molto successo. I tipi di cancro della tiroide includono: papillare (l’80% di tutti i casi di cancro alla tiroide), follicolare (il 15% delle diagnosi), midollare (circa il 2% dei casi) ed è spesso causato da una mutazione genetica, anaplastico (circa il 2% dei casi).
Quando vengono prescritti gli esami per la tiroide?
Le patologie della tiroide sono comuni e possono colpire chiunque a qualsiasi età.
Tuttavia, alcuni fattori aumentano il rischio di sviluppare una condizione della tiroide, tra cui:
- avere una storia familiare di malattie della tiroide;
- avere una condizione autoimmune, come il diabete di tipo 1, l’artrite reumatoide o il lupus;
- assumere un farmaco ad alto contenuto di iodio;
- avere più di 60 anni, soprattutto se si è una donna.
Alcuni sintomi potrebbero far sospettare una sottostante malattia a carico della tiroide, come:
- affaticamento (bassa energia);
- variazioni di peso inspiegabili;
- dolore e debolezza articolare o muscolare;
- intolleranze alla temperatura (caldo o freddo);
- diradamento dei capelli;
- depressione;
- nervosismo o irritabilità;
- un’area allargata del collo chiamata gozzo.
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Fonti
https://www.pazienti.it/contenuti/esami/esame-della-tiroide
https://www.humanitas.it/news/malattie-della-tiroide-quali-sono-sintomi-diagnosi-e-cure/