I pregiudizi legati al genere esistono sia in ambito universitario, che in ambito professionale. Tuttavia, secondo l’esperienza condivisa dalla Prof.ssa Profeta, è all’ingresso nel mondo del lavoro che tali differenze diventano più marcate.
In qualità di Prorettrice per la Diversità, Inclusione e Sostenibilità e Professoressa ordinaria di Scienza delle Finanze all’Università Bocconi, nonché Direttrice dell’AXA Research Lab on Gender Equality, la Prof.ssa Profeta è stata ospite della quinta intervista di “Her Story: voci per l’inclusione”, format di AXA Italia nato in collaborazione con Forbes Italia per dare ispirazione alle donne attraverso il racconto di donne che si sono distinte in ambiti diversi.
Nel raccontarsi, la Prof.ssa Profeta ha ripercorso la sua esperienza rivelando di aver riscontrato difficoltà non tanto in quanto accademica donna, quanto più nella conciliazione degli aspetti vita-lavoro, specialmente all’inizio del suo percorso lavorativo in quanto madre di una bambina piccola.
Se i pregiudizi di genere sono più evidenti nel mondo del lavoro, è importante non sottovalutare come la loro origine possa, spesso, risalire all’inizio dei percorsi formativi. Nel portare la sua esperienza in Bocconi, infatti, la Prof.ssa Profeta racconta come la Finanza sia una facoltà principalmente frequentata da studenti maschi, mentre, al contrario, Economia e Management dell’Arte, Comunicazione e Cultura siano a predominanza femminile. Questo fenomeno di segregazione tra i campi di studio, sottolinea, è spesso il riflesso di pregiudizi legati al futuro mondo del lavoro e al contesto di riferimento e può creare un ambiente competitivo che potrebbe scoraggiare le ragazze.
Affrontare questi pregiudizi sin dalla fase formativa potrebbe contribuire a creare un futuro più equo e inclusivo per entrambi i generi, sia nel mondo universitario che in quello professionale. Dalla sua esperienza, la Prof.ssa Profeta invita le studentesse ad affrontare le diverse situazioni con determinazione, seguendo le proprie preferenze e creandosi modelli di riferimento e aspettative personali, senza necessariamente puntare alla perfezione o a un percorso lineare.
La parità di genere è un pilastro fondamentale per un mondo migliore e più sostenibile: nonostante nessun Paese al mondo abbia raggiunto tale obiettivo, è fondamentale lavorare per un futuro in cui uomini e donne abbiano le stesse opportunità di esprimere il proprio talento e di raggiungere i propri obiettivi. Ed è proprio con tale obiettivo che la Prof.ssa Profeta racconta il suo impegno nell’ambito dell’AXA Research Lab on Gender Equality. Attraverso la ricerca il Lab, sostenuto da AXA Research Fund e AXA Italia e lavora quotidianamente per comprendere le cause dei divari di genere e come superarli, contribuendo così a un mondo migliore e più sostenibile per tutti.
“…dobbiamo affrontare innanzitutto le diverse situazioni con determinazione. Ognuna va avanti secondo le proprie preferenze e secondo quello che pensa che sia meglio per sé stessa. Un consiglio importante è quello di crearsi dei modelli, anche di riferimento, di aspettative, che non necessariamente debbano essere perfetti, perché la perfezione non esiste, e che non necessariamente debbano aver fatto tutto in modo lineare, sempre la stessa cosa o sempre all’eccellenza.”