La quotidianità digitale ci ha abituati ad installare applicazioni con estrema rapidità. Cerchiamo, troviamo, scarichiamo. Tutto nel giro di pochi secondi. Ma questa automazione dei gesti può esporre a rischi informatici importanti.
Sempre più spesso, negli store ufficiali e fuori da essi, compaiono fake app, applicazioni progettate per sembrare legittime ma sviluppate con l’obiettivo di trarre in inganno utenti inconsapevoli. Il fenomeno, in costante crescita negli ultimi anni, è favorito da due fattori principali: la crescente semplicità con cui oggi è possibile sviluppare app e l’enorme aumento del numero di nuove pubblicazioni, che rende più complesso un controllo efficace e continuo da parte delle piattaforme.
Queste app false possono sembrare identiche a quelle originali: stesso nome, stessa icona e descrizioni studiate per rassicurare l’utente con promesse di funzionalità esclusive o gratuite. Infatti i criminali informatici conoscono quali sono le leve che spingono gli utenti ad agire in fretta: il desiderio di ottimizzare la batteria, bloccare pubblicità, migliorare le prestazioni, o fruire di contenuti “premium” gratuiti. Per questo motivo le fake app sono create con finalità ben precise. Una volta installate, possono:
- raccogliere dati sensibili (come password, e/o informazioni bancarie);
- introdurre malware nei dispositivi;
- attivare abbonamenti non richiesti;
- tracciare l’attività dell’utente;
- visualizzare pubblicità invasive;
- assumere il controllo di elementi sensibili del telefono, come microfono, fotocamera e posizione, compromettendo la privacy degli utenti.
Dal punto di vista della cybersecurity, rappresentano una minaccia di tipo social engineering, cioè un inganno psicologico che sfrutta la fiducia e la disattenzione dell’utente per indurlo ad agire contro il proprio interesse.
Segnali per riconoscere un’App Falsa
Le fake app non si presentano quasi mai come minacce evidenti. Al contrario, si nascondono spesso in bella vista attraverso icone accattivanti, descrizioni allettanti e promesse di funzionalità straordinarie.
Di seguito si elencano i segnali più comuni che possono far scattare l’allarme:
- Nome o icona quasi identici all’originale: Un dettaglio minimo, una lettera in più, un colore leggermente diverso, può trasformare un’applicazione legittima in una copia fraudolenta
- Sviluppatore sospetto o non verificato: Le app autentiche provengono da sviluppatori riconoscibili, spesso collegati a siti ufficiali o aziende note. Le app false spesso non riportano riferimenti chiari. Cercare lo sviluppatore online rappresenta una verifica rapida ed efficace
- Recensioni troppo vaghe: Commenti generici, traduzioni imprecise o valutazioni eccessivamente entusiastiche sono indizi di recensioni false create per trarre in inganno. Le app autentiche mostrano opinioni più equilibrate e una cronologia di aggiornamenti costante
- Permessi di accesso sospetti: Uno dei segnali più evidenti delle fake app è la richiesta di autorizzazioni eccessive. Se ad esempio un’applicazione di audiolibri richiede accesso alla fotocamera, alla posizione o ai contatti, è bene insospettirsi: ogni permesso concesso è una possibile porta di accesso ai propri dati
- Descrizione poco curata o piena di errori: Molte app truffa contengono testi pieni di errori o frasi tradotte automaticamente. Le applicazioni legittime invece investono nella chiarezza dei propri contenuti
- Download e popolarità incoerenti: È bene diffidare delle applicazioni che dichiarano di “milioni di utenti” ma contano poche migliaia di download effettivi. Anche incongruenze tra recensioni, numero di installazioni e data di pubblicazione possono essere un campanello d’allarme
- Installazione tramite link esterni: Evitare di scaricare app tramite link ricevuti via messaggio, email o social. Le applicazioni distribuite al di fuori degli store ufficiali sono il canale preferito dai cybercriminali per diffondere malware.
Cosa fare in caso di una Fake App installata
Accorgersi di aver scaricato una app truffa non è mai piacevole, ma è importante sapere che si può intervenire in modo efficace per limitare i rischi:
- Disinstallare subito l’app sospetta: Il primo passo è semplice ma fondamentale: eliminare l’app. Se non si riesce nel modo tradizionale, è possibile avviare il dispositivo in “modalità sicura” e procedere alla rimozione
- Verificare i permessi e revocare gli accessi: Dopo la disinstallazione, alcune app malevoli possono mantenere autorizzazioni attive. Per questo motivo è opportuno revocare i permessi concessi, accedendo alle impostazioni di sicurezza, in particolare quelli relativi a contatti, microfono, posizione e archiviazione
- Modificare le password: Se sono state inserite informazioni personali durante l’utilizzo dell’app, è consigliabile modificare le credenziali di accesso, soprattutto per account email o servizi bancari. L’attivazione dell’autenticazione a più fattori (MFA) offre un ulteriore livello di protezione
- Monitoraggio delle transazioni: Verificando con regolarità il proprio conto bancario e le app ad esso collegate, anche piccole transazioni non autorizzate possono essere immediatamente segnalate alla propria banca e denunciate alle autorità competenti
- Segnalare l’app agli store ufficiali: Riportare un’applicazione sospetta al marketplace dal quale è stata scaricata permette ai team tecnici di rimuovere i contenuti malevoli, contribuendo alla sicurezza di altri utenti
- Aggiornare il sistema operativo e le app: Gli aggiornamenti includono patch di sicurezza che correggono vulnerabilità note. Mantenere dispositivi e applicazioni sempre aggiornati è una delle misure più efficaci per prevenire nuove minacce.
Conclusione
Così come nella vita reale si è diffidenti da chi promette servizi “gratuiti” o “miracolosi”, lo stesso principio vale nel mondo digitale. Se un’applicazione offre troppo, troppo velocemente è probabile che dietro si nasconda una truffa.
La rimozione periodica di quelle applicazioni che non si utilizzano o che non si conoscono permette la riduzione della superficie di attacco a disposizione dei cybercriminali e mantenere i propri dispositivi più sicuri.
Proteggersi dalle fake app significa acquisire consapevolezza digitale. Basta prestare attenzione, osservando alcuni dettagli fondamentali, prima di cliccare su “Installa”.
Fonti consultate
ENISA – Mobile Threat Landscape
OWASP Foundation – Mobile Security Guidelines
CERT-UE – Security Advisory on Malicious Mobile Applications
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