#OGGIPARLIAMOCON Mario Dragonetti dell’Agenzia AXA di Pescara, per scoprire attraverso un percorso fatto di ricordi, valutazioni e progetti, la persona che si nasconde dietro al professionista. Buona lettura.
Nome?
Mario Dragonetti
Agenzia?
Agenzia AXA di Pescara.
Soci?
Sono io l’unico socio e agente. Ma non lavoro da solo: visto che il mondo digital ha cambiato totalmente l’approccio al rapporto con la clientela e la collocazione delle strutture operative, nel 2010 ho anticipato i tempi e ho chiuso tutte le subagenzie presenti sul territorio concentrando tutte le attività all’interno dell’agenzia centrale di Pescara. Oggi con me lavorano altre 22 persone tra personale amministrativo e commerciale.

Da quanti anni fai l’agente assicurativo?
Ho iniziato a lavorare nel mondo assicurativo nel 1993 a 23 anni e sono diventato agente il 2 maggio del 2005.
Che lavoro volevi fare “da grande”?
Da piccolo non avevo un vero e proprio obiettivo. Ho sempre voluto gestire delle persone, avere un ruolo manageriale. Quando mi sono accorto di avere nel DNA la capacità di fare questo mestiere, ho investito nella formazione, perché sono convinto che chi vuole intraprendere questa carriera debba avere una formazione dettagliata. Ho avuto la fortuna di incontrare dei grandi professionisti che mi hanno formato in modo eccellente e da lì ho iniziato la mia carriera.
Quando hai capito che questo era il tuo mestiere?
L’ho capito subito, nel momento in cui mi sono approcciato ai primi clienti e ho potuto vendere polizze assicurative. Mi veniva naturale guadagnare la stima e la fiducia di un cliente predisposto alla vendita, quello che mi mancava all’inizio era la formazione.
Oltre a essere un agente assicurativo sei anche?
Sono una persona che vive di tante passioni. Una delle più importanti è il golf. Da 9 anni sono presidente del Miglianico Golf & Country Club di Pescara. È un mondo che mi appassiona, che ho conosciuto nel tempo e che mi dà l’opportunità di interfacciarmi con un target molto particolare che mi aiuta a portare risultati anche dal punto di vista professionale. Ormai più che un hobby è diventato un vero e proprio lavoro.
Il tuo più grande successo?
A 14 anni ho fatto una scommessa con me stesso: volevo andare via da Montenero di Bisaccia, il paese del molisano dove sono nato e cresciuto, perché era troppo piccolo per contenere i miei sogni. Mi sono trasferito a Pescara e, dopo i primi due anni vissuti con i miei zii, sono andato a vivere da solo. Essere cresciuto e aver fatto tutto quello che ho fatto solo grazie alle mie forze è ancora oggi motivo di grande soddisfazione.
Perché un cliente dovrebbe affidarsi a te?
Perché ho alle spalle una grande struttura che riesce a soddisfare a 360° ogni esigenza assicurativa. Quando un cliente entra nella mia agenzia riceve innanzitutto consulenza: solo ascoltando il cliente possiamo scoprire quali sono i bisogni di ogni cliente e soddisfarli al meglio. Nella mia agenzia i clienti trovano risposta in tempi brevi e soluzioni immediate.
Ci racconti quel giorno in agenzia che proprio non puoi dimenticare?
Il giorno dell’inaugurazione dell’agenzia di Pescara. Mi ricordo che ero emozionato ma soddisfatto.
Descrivi la tua città in 3 parole
Pescara è la Miami dell’Adriatico: è dinamica, attrattiva e solare.
Hai un posto del cuore della tua zona/paese/città? Quale?
Pescara è una città che mi è sempre piaciuta perché mi dà un senso di libertà e di movimento incredibile pur restando a dimensione d’uomo. Tra tutti i luoghi che amo, ce n’è uno in particolare che risponde proprio a questo mio bisogno di evasione: il porto turistico. È lì che vado quando voglio prendermi un po’ di tempo per me: prendo la barca a vela e inizio a navigare!

Qual è il momento più bello della giornata in agenzia?
La mattina quando, per dare il via alla giornata, ci prendiamo il caffè tutti insieme: è un’occasione per raccontarci e confrontarci.
Com’è cambiata la tua professione dall’inizio a oggi?
È cambiata tantissimo: prima facevo l’assicuratore, oggi faccio il manager di agenzia. Nel 2010 ho rivalutato e rimodulato il mio progetto, creando una struttura professionale all’interno della mia agenzia che fornisce servizi sia alla rete commerciale, sia ai broker e questo mi ha portato ad avere un punto di vista completamente diverso. Oggi noi rappresentiamo un marchio come agenzia di service nei confronti di tutte le figure che vendono prodotti assicurativi.
Tra gli strumenti digitali che la tua azienda ti mette a disposizione quali sono quelli che preferisci?
AXA ha tanti strumenti digitali importanti che funzionano in maniera molto efficiente. Quello che oggi fa la differenza è l’app MyAXA. È un’applicazione che ti permette di avere un collegamento sempre diretto con il cliente, di interagire in tempo reale e di essere subito operativo.
Quanto usi i social nella tua professione?
Tantissimo: i social hanno una funzione molto importante dal punto di vista della comunicazione e per questo abbiamo deciso di affidarci a una società di comunicazione esterna.
Come vedi la tua agenzia tra 10 anni?
Da quest’anno ho iniziato un nuovo progetto volto a creare cultura assicurativa e quindi sto puntando molto sui giovani. Se penso alla mia agenzia tra 10 anni la vedo dinamica e piena di nuove menti.
Che consiglio daresti a chi vuole diventare un agente assicurativo?
Innanzitutto consiglio di puntare sulla formazione per avere una preparazione adeguata per quello che è la struttura assicurativa. Ma la formazione da sola non basta: ci vuole anche il giusto carattere quindi è importante restare se stessi, essere sinceri e prendere questo lavoro con serietà.
Se fossi un colore quale saresti?
Blu: il colore del mare, della classe e dell’eleganza!
Ascolta dalle parole di Mario gli highlight dell’intervista!
